Il Roma titola: "Napoli, altro che crisi! Il problema è solo in attacco. E col ritorno d'Insigne..."

Rassegna Stampa fonte : di Salvatore Caiazza per Il Roma
Il Roma titola: Napoli, altro che crisi! Il problema è solo in attacco. E col ritorno d'Insigne...

È vietato parlare di crisi in casa Napoli. Impossibile criticare una squadra che è seconda in classifica con 39 punti. Gli azzurri stanno correndo dallo scorso 16 agosto e un po’ di flessione è sicuramente fisiologica. L’unico campanello d’allarme è suonato in attacco. È la davanti che qualcosa si è inceppato da un po’ di gare a questa parte. Andando a guardare i numeri, ci si rende conto delle varie facce del Napoli in questa stagione. Che sono belle ma c’è qualcuna anche bruttina. Dettata come detto da un piccolo calo che tutti hanno nel corso di un torneo.

ATTACCO A SECCO. Il dato che più viene all’occhio è quello che riguarda la fase realizzativa degli ultimi incontri. Mai da quando c’è Sarri in panchina era successo che in due partite di seguito di campionato non si segnasse. È successo con Juventus e Fiorentina. Inoltre negli ultimi 270 minuti l’unica rete è figlia del rigore di Jorginho contro l’Udinese. Per il resto si è creato molto ma di realizzazioni nemmeno l’ombra. Restando nel tema degli ultimi tre incontri si nota che in porta si è tirato solo che si è stati poco precisi. Contro l’Udinese, per esempio, su sei tiri quattro sono finiti nello specchio della porta ma la vittoria è arrivata grazie al penalty sbagliato e poi segnato da Jorginho. Con la Juventus si è arrivati a sette tiri con 67% di possesso palla ma Buffon ha rischiato veramente poco. Domenica scorsa con la Fiorentina si è attaccato bene solo nella ripresa riuscendo a creare quattro azioni dove è stato colpito anche un palo. Ma alla fine i Viola sono tornati a casa con un punto. Andando a spulciare ancora va evidenziato il fatto che sono quattro sfide di seguito che non si segna su azione (l’ultimo è stato Zielinski contro lo Shakhtar). Due i gol su palle da fermo e precisamente con Udinese e Feyenoord.

LA DIFESA TIENE. Non si è vinto ma neanche perso. L’unico ko con la Juventus ed è stato anche immeritato. Fatto sta che attualmente il Napoli detiene il primato di miglior reparto arretrato assieme a Inter e Roma avendo subito 10 reti. Anche Reina può essere soddisfatto poiché sono dieci le partite dove non è stato perforato. La squadra, poi, può vantare di essere illibata anche nella partita col Chievo dove tra i pali c’era Sepe.

CERCASI IL CAMBIO PASSO. Domani pomeriggio il Napoli torna in campo alle 18 in casa del Torino. È arrivato il momento di dare una svolta per poter rimanere sempre nelle zone alte della classifica senza staccarsi troppo dall’Inter ed evitando di farsi superare dalla Juventus. Mihajlovic proverà in tutti i modi a dare un dispiacere a Sarri visto che l’anno scorso ha subito tantissimi gol sia all’andata che al ritorno e quindi, adesso che sta vivendo un grande momento, ne vorrebbe approfittare. Naturalmente conosce la forza del Napoli. Sa che se gioca come qualche settimana fa non c’è scampo. Deve solo sperare che questa flessione duri almeno fino alla partita di domani. Inutile dire che Sarri la pensa diversamente e che sta studiando la migliore soluzione per poter ricominciare a vincere dopo le due frenate interne. Sarebbe fondamentale se recuperasse Insigne. Con lui a sinistra al posto di Zielinski le possibilità di andare in gol aumenterebbero ma solo oggi si saprà se partirà o meno per la trasferta piemontese. La cosa certa è che mercoledì sera alla cena per gli auguri di Natale c’era tanta serenità. L’ambiente sta bene, nessuno ha accusato gli ultimi due risultati e quindi c’è la consapevolezza di poter fare risultato contro il Torino.

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