Il Roma - Senza Arek niente più alternative in attacco

Rassegna Stampa fonte : Caiazza - Il Roma
Il Roma - Senza Arek niente più alternative in attacco

Si corre lassù. Non si ferma il Napoli, non lo fa neanche la Juventus. C’è anche l’Inter nella scia che pur giocando male ieri pomeriggio ha vinto solo nel finale con il Genoa grazie ad un gol del caivanese D’Ambrosio. Si è rialzata pure la Lazio con un altro partenopeo: Immobile. Niente da fare per il Milan che è stato condannato dall’ex azzurro Duvan Zapata. Il Benevento è stato punito da Mandragora, scuola Juventus ma nato in riva al Golfo. C’è un po’ di Napoli ovunque nella sesta giornata di serie A. Purtroppo Maurizio Sarri non si è potuta godere la sesta vittoria consecutiva per colpa dell’infortunio ad Arek Milik. Il polacco si è fermato nuovamente a distanza di quasi un anno. Stavolta è stato il ginocchio destro a fare le bizze. Contro la Spal è dovuto uscire nel finale. Un intoppo non da poco per il diretto interessato e per l’allenatore. Oggi il professor Mariani lo dovrà operare perché è stata confermata la rottura del crociato. Dunque, si perde nuovamente l’attaccante comprato l’anno scorso per sostituire Higuaìn. E ci vorranno un po’ di mesi prima di riaverlo. Proprio la sua passata defezione permise a Mertens di esplodere ma oggi non avere un’alternativa al belga potrebbe frenare le ambizioni azzurre. Di sicuro attualmente Dries stava facendo la differenza e giocava sempre, ma dovrà pur tirare il fiato. E avendo ceduto sia Pavoletti che Zapata, il problema c’è. A Sarri non mancherà modo di cambiare modulo e trovare qualcosa di diverso, ma non avere una punta centrale in panchina è un bel handicap. A Verona col Chievo c’è Inglese comprato nell’ultimo giorno di mercato ma non può tornare alla base prima di gennaio. Questo incidente di percorso nessuno lo aveva messo in conto ma intanto è capitato. Naturalmente Mertens le vorrebbe giocare tutte ma quando le cose non andranno bene mancherà la possibilità di schierare un altro bomber così come è capitato contro la Spal. Sarri, comunque, deve guardare avanti. Neanche il tempo di godersi il primato con la Juventus che già deve pensare alla sfida con il Feyenoord di domani sera al San Paolo. Anche la Champions va onorata. E quindi con gli olandesi non si può sbagliare gara. Guai ad avere una falsa partenza come con lo Shakhtar. Serve una prova perfetta in modo tale da incassare i primi tre punti in classifica. Il City ha fatto di un sol boccone la squadra che arriva a Napoli ma ogni sfida fa storia a sè. L’approccio deve essere quello giusto. Anche con la Spal c’è stato un incipit non all’altezza dei partenopei. Alla fine la vittoria è arrivata lo stessa ma con sofferenza. Senza l’invenzione di Ghoulam si starebbe parlando di uno stop pericoloso contro una neopromossa. Tutto è bene quello che finisce bene. Ma serve continuità. Oltre che di rendimento anche di gioco. Il Napoli non può stare sotto ritmo e il giro palla deve essere più veloce e massimo due tocchi. Quando all’avversario non si dà il tempo di ragionare le azioni da gol ci sono. E naturalmente avendo un reparto offensivo di tutto rispetto si segna anche. La squadra di Sarri non è mai scesa sotto i tre gol nelle prime sei sfide di campionato. In classifica si ha il miglior reparto offensivo con 22 reti realizzate. Quattro in più alla Juventus campione in carica. I portieri avversari vengono bombardati e puniti. Nell’ultima uscita anche Reina è stato impallinato due volte. Non sta brillando lo spagnolo ma i successi nascondono le polemiche. Domani c’è la Champions e in Ucraina Pepe non ha brillato. Sarebbe opportuno stare al top in modo tale da diventare anche lui protagonista di questa stagione. Soprattutto in Europa.

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