Non sembrerebbero, ad osservarle bene, le statistiche di Marko Rog: sei presenze, un gol, quasi duecento minuti in campo dopo undici partite stagionali. La crescita è stata evidente, ha abbandonato l'abitudine, s'è avviata verso una nuova era che lo vedrà protagonista al pari degli altri. La rete all'Udinese, arrivata dopo meno di un minuto dal suo ingresso in campo, è l'apice di un'annata fin qui differente: da alternativa di lusso o da titolare aggiunto, da tassello indispensabile di una squadra in cui giocano tutti, a seconda dei casi.
NUOVA VITA. Rog era reduce da troppe panchine, per anni (esattamente due) era rimasto ai margini del progetto, con Sarri. Nello scorso campionato neppure una presenza da titolare, tante volte era subentrato nel finale per giocare poco più di cinque minuti. De Laurentiis sperava in un minutaggio diverso per uno dei suoi investimenti, con Ancelotti è stato accontentato ed oggi il giovane croato, rinfrancato anche dalla fiducia avvertita in Nazionale, si sente un protagonista, sa di esserlo perché sono le statistiche a dirlo, le occasioni avute e quelle che riceverà anche in futuro.
CON ANCELOTTI. Feeling totale, e da subito, col nuovo allenatore. Che lo ha schierato due volte titolare in campionato (Torino e Sassuolo) considerandolo interprete perfetto del suo centrocampo a due: quantità, qualità, sprint e strappi palla al piede. Dinamismo e tecnica, lucidità e grinta, testa alta e tanta generosità. Ciò che occorre per completare un reparto che già vanta diversi metodisti, giocatori di classe come Hamsik, Zielinski, Fabian Ruiz.
IL GOL ALL'UDINESE. La rete del 3 a 0 è arrivata dopo 40 secondi dal suo ingresso in campo. Si tratta di record per questo campionato. Un gol bello e importante a chiudere una partita che il Napoli stava controllando senza grosse difficoltà (dopo il rigore di Mertens). Rog ha ricevuto dal limite dell'area e con forza, col destro, ha anticipato l'avversario calciando in porta e sorprendendo Scuffet. Il portiere dell'Udinese ha sfiorato appena la palla. L'esultanza è stata contenuta, un istante di pura felicità per Rog, che il primo gol in Serie A (e fin qui l'unico) lo aveva realizzato un anno fa contro l'Atalanta al San Paolo.
PROSPETTIVE. Ora Rog si accomoderà in panchina, virtualmente e sul serio, in attesa di nuove chance. Le attende soprattutto in Champions League, dov'è ancora fermo a zero presenze. La concorrenza è tanta ma la fiducia, da parte sua, aumenta. Giocare spesso vuol dire essere preso in considerazione. Esattamente ciò che non accadeva in passato. Esulta Rog, così come De Laurentiis. Quindici milioni di euro che cominciano a pesare in modo diverso. E un talento da valorizzare che ora inizia anche ad essere decisivo.