Il Roma insorge su Damato: "Bisogna chiedere i danni a Nicchi! Con una squadra strisciata le cose cambiavano"

Rassegna Stampa fonte : Salvatore Caiazza - Il Roma
Il Roma insorge su Damato: Bisogna chiedere i danni a Nicchi! Con una squadra strisciata le cose cambiavano

Ma alla fine questi danni chi li paga? Aurelio De Laurentiis si deve far sentire con il signor Nicchi perché gli errori di ieri di Damato di Barletta potrebbero costare caro per la lotta al secondo posto del Napoli. «Era al bar l’arbitro sul primo rigore su Mertens», ha detto Maurizio Sarri nel post gara della sfida pareggiata con il Sassuolo. Il fischietto pugliese ha penalizzato ancora una volta gli azzurri dopo che all’andata col Genoa non aveva “visto” due penalty a favore dei partenopei. Assurdo dover buttare due punti così nella corsa alla Roma che stasera potrebbe allungare nuovamente a +4 spazzando via il Pescara.

Avesse giocato male il Napoli, allora nessuno si lamenterebbe. Ma è stato un dominio assoluto al Mapei Stadium, soprattutto nella ripresa. Certo, bisogna fare come sempre il mea culpa per degli errori individuali che fanno subire i gol, ma nel conto si devono mettere anche i due pali di Mertens ed Insigne e il pressing continuo nell’area di rigore del Sassuolo. Di Francesco ha detto che il pari è meritato. Beh, il buon Eusebio si dovrebbe rivedere un po’ la partita perché ha segnato due gol negli unici due tiri nella porta di Reina. Per amor del cielo, giusto giocarsela alla morte contro il Napoli ma lo stesso impegno non si è visto con Juventus e Roma. Ma questi sono situazioni che esulano da tutto poiché gli azzurri dovevano assolutamente fare di più evitando di fare regali agli emiliani.

Sicuramente Damato di Barletta ci ha messo nuovamente del suo per non far vincere il Napoli. Così come il migliore degli arbitri italiani, il signor Orsato, che come addizionale di porta ha detto che il rigore su Mertens nel primo tempo non c’era. Molto probabilmente se ci fosse stata una squadra con la maglia a strisce le cose cambiavano. Ma questo fa parte del gioco. Non ha vinto, dunque, il Napoli. Ha lasciato due punti su un campo che era stato killer nella prima esibizione di Sarri sulla panchina partenopea nella scorsa stagione. Allora si perse perché dopo il gol di Hamsik segnarono Floro Flores e Sansone. Stavolta hanno messo la firma Berardi, su assist di Hamsik, e Mazzitelli.

Ma il risultato finale è stato di 2-2 perché anche il quarto attaccante ha detto la sua al Mapei Stadium. Ci ha pensato il redivivo Milik a riequilibrare le distanze con il Sassuolo. Si è fatto trovare al posto giusto al momento giusto il polacco per mettere dentro la rete del 2-2. Le marcature le aveva aperte il solito Mertens che ha dato continuità alla sua fase realizzativa con il 22esimo gol in campionato. Sarebbe potuta essere doppietta se la traversa non gli avesse detto di no. Il palo ha negato l’esultanza anche ad Insigne dopo una giocata da mago. Secondo Sarri il legno interno di Lorenzinho ha sfidato la fisica. A quanto pare era destino che il Sassuolo dovesse salvarsi come all’andata per colpa di un palo. Al San Paolo la beffa la subì Callejon a tempo scaduto.

«Dobbiamo lottare fino alla fine per il secondo posto, ma continuiamo a commettere degli errori», ha ammesso il tecnico partenopeo. Adesso non bisogna mollare, anche se la Roma stasera vincerà con il Pescara, si deve credere nel sorpasso perché nel prossimo week end comincia un ciclo di tre partite che può seriamente decidere chi arriverà alle spalle della Juventus. Il Napoli andrà al Meazza per sfidare un’Inter arrabbiata, i giallorossi avranno il derby con la Lazio. Intanto Damato ha sbagliato di nuovo contro il Napoli e nessuno pagherà i danni. Ben venga la Var nella prossima stagione.

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