Il Roma - Clausola Higuaìn, oggi scade il termine: c'era anche un altro accordo con ADL entro il 10 agosto

Rassegna Stampa fonte : Giovanni Scotto - Il Roma
Il Roma - Clausola Higuaìn, oggi scade il termine: c'era anche un altro accordo con ADL entro il 10 agosto

È finita. Finita quell’atmosfera di festa, di leggera ma solida e spontanea intesa. Un tutt’uno tra squadra e pubblico, tra tifosi e i loro beniamini. Gonzalo Higuaìn capopopolo, idolo. Erede di Maradona e simbolo di un Napoli bello, bellissimo, e pronto a grandi traguardi. Sembrava un ricordo l’atmosfera tesa che si respirava circa un anno fa. Tutto si rasserenò quando Sarri e il Pipita si incontrarono a Dimaro: l’inizio di un idillio che si è completato con i 36 gol in campionato e il record assoluto in Italia, senza dimenticare il secondo posto.

ADESSO SI È TORNATI all’oscurità. Se il diretto interessato aveva lasciato parole rasserenanti («I tifosi del Napoli devono stare tranquilli»), il suo manager e fratello Nicolas ha portato nubi dense attaccando duramente De Laurentiis. Le sue parole hanno fatto il giro del web e sono poi rimaste impresse sui giornali. Un attacco duro, anche troppo, nei confronti del presidente. I tifosi sono rimasti male, per non dire costernati, ma qualcuno ha visto nelle parole di Nicolas Higuaìn alcune verità. Le critiche al mercato di gennaio, la difficoltà di arrivare ai livelli della Juventus, che non sembra essere contrastata da investimenti veri.

MERCATO E NON SOLO nel mirino. Alcune critiche dure nei confronti del presidente: («Quando c’erano problemi coi tifosi è stato lasciato solo dalla società»), ma anche la vecchia storia dei chili di troppo che proprio non è andata giù. Insomma, «De Laurentiis non vuole vincere e quindi noi non rinnoviamo», ha detto in sostanza il procuratore del Pipita. Esattamente le stesse parole che sono il ritornello degli “anti De Laurentiis” per antonomasia. Un tempismo che lascia qualche pensiero. Oggi scade il vincolo della clausola: da domani la postilla di 94,7 milioni continuerà ad esistere, ma per essere esercitata servirà l’ok della società azzurra. Forse per questo è arrivata la “minaccia”? «Se non lo vendi a una cifra inferiore ce ne andremo a parametro zero», vale a dire senza far guadagnare un euro al Napoli, che per prendere Higuaìn ha speso 40 milioni nel 2013. Il Napoli e il giocatore hanno un'intesa precedente per aspettare il 10 agosto. Se entro quella data non arrivano offerte serie si dovrebbe parlare di rinnovo. Il contratto del Pipita scade nel 2018, ma c’è sempre l’ombra dell’articolo 17, che può liberare il giocatore per l’estero dal prossimo gennaio per luglio 2017. Nicolas Higuaìn ha però dimenticato di ricordare che il fratello è il calciatore più pagato della Serie A, anche più di De Rossi, che in scadenza ha un ingaggio inferiore. Gli sforzi per trattenerlo sono tanti: diritti d’immagine dimezzati e un rinnovo che De Laurentiis è pronto a offrire a 6,5 milioni. Higuaìn si è rigenerato con Sarri, toccando vette inaspettate e ritornando in Champions. Se il progetto non convince, come mai se ne parla soltanto adesso?

IL PIPITA È RIMASTO l’anno scorso quando c’era l’Europa League e tante incognite. Ora che la prospettiva è migliore si lamenta perfino delle strutture. Sicuramente lui, Albiol, Reina e Callejon vennero anche grazie a Benitez, ma oggi il Napoli è altrettanto forte come quello dell’estate 2013. Possibile che il rapporto umano sia così ai minimi termini? E infine, Nicolas Higuaìn in Italia parla soltanto (o quasi) con una radio, negandosi ad altre testate. Qualcuno dice perché non ama il contraddittorio, ma lanciarsi in lunghi monologhi. Di sicuro c’è che la tifoseria si è spaccata: gli anti De Laurentiis sono usciti di nuovo allo scoperto, ma in tanti, forse la maggioranza, sono delusi dalle parole di fuoco dell’entourage del Pipita, e non si aspettavano un’altra estate tribolata.

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