Higuain, che digiuno! 450 minuti senza gol, ieri sera in mostra il 'solito' nervosismo

Sono 450 minuti in Serie A senza gol. Gonzalo Higuaìn nel mese di febbraio ha segnato soltanto una volta in Europa League. A bersaglio nella trasferta a Trebisonda. Poi più nulla. Prove positive, ma i gol non sono arrivati. In Serie A l’ultima rete è stata contro il Genoa lo scorso 26 gennaio al San Paolo. Un indizio lo ha dato Benitez qualche giorno fa: in Europa League nel match di ritorno col Trabzonspor lo ha fatto giocare anche a dispetto dei pronostici, che lo volevano in panchina e pronto per essere al top contro il Torino. Così non è stato perché l’argentino è partito titolare, ma è uscito nel secondo tempo dopo una prova non certo brillante. Forse Benitez voleva farlo giocare per fargli trovare il gol. Ne ha bisogno l’ex Real Madrid, che ha vissuto un mese di febbraio di astinenza. E anche a Torino le cose non sono andate per il meglio: errore piuttosto clamoroso nel primo tempo. Poteva mettere la partita in discesa ma la conclusione del Pipita è finita alta. Una partita di impegno e scontri fisici ma senza altri spunti. Così è finita all’insegna del nervosismo, con Higuaìn che si è scagliato contro l’arbitro per un recupero giudicato troppo breve. Il solito nervosismo che si vede quando le cose non vanno bene e i risultati non arrivano. È soprattutto Higuain che mostra segni di tensione. Un po la sconfitta, un po’ il gol che non c'è più. Si è rivisto l’Higuaìn di inizio stagione, che spesso e volentieri se la prendeva con i compagni per qualche palla non gestita ottimamente. E parlando di Torino, ha ricordato un po’ Quagliarella nella sua difficile stagione in azzurro, quando si lamentava di non avere molte palle giocabili. Ora Higuaìn ha chiuso il suo febbraio negativo. Marzo non è cominciato nel migliore dei modi ma ci sono già due partite all’orizzonte per potersi rimettere in regola con i conti del gol. Mercoledì la Lazio in Coppa Italia e domenica l’Inter di Mancini al San Paolo. Difficilmente Benitez lo terrà fuori e ci sarà la doppia occasione per il riscatto. Perché il gol in Serie A si fa attendere, e soprattutto desiderare.