La svolta in cinque giorni, ma anche in cinque mosse, come scrive Il Mattino:
Il gioco ritrovato - Sarri ha ritrovato la sua squadra, quella capace di far girare il pallone veloce, di non dare punti di riferimento agli avversari, di partecipare in maniera compatta alla fase difensiva e di affondare i colpi in attacco con giocate in verticale. Il Napoli ha ritrovato equilibrio e il suo gioco propositivo che in Europa brilla ancora di piuÌ percheÌ gli avversari, come il Benfica, non hanno solo l’idea di distruggere.
Condizione atletica e mentale - Superato il momento di difficoltaÌ il Napoli ha ritrovato corsa e convinzioni. PiuÌ che un calo fisico un blocco mentale nella fase del rallentamento in campionato e Champions: ora eÌ tornata la brillantezza, requisito fondamentale per il gioco.
Genio Mertens - L’uomo in piuÌ eÌ il belga che sta vivendo la sua migliore stagione. A Lisbona l’ennesima conferma: Dries eÌ entrato e ha spaccato la partita, l’uomo in piuÌ capace di fare la differenza. Imprendibile da esterno sinistro e tra le linee: un assist e un gol. Impatto devastante sul match.
Pilastro Diawara - Fondamentale per l’equilibrio di squadra e soprattutto per il funzionamento della fase difensiva eÌ stato l’impiego di Diawara davanti alla linea a quattro: il guineano ha dato un incremento in termini di fisicitaÌ ed intensitaÌ agonistica.
Esperienza Reina - Fondamentale anche il ritorno ai migliori di livelli di Reina, dopo il calo di rendimento culminato nell’errore sul gol di Keita della Lazio. Il portiere spagnolo ha messo in campo contro il Benfica tutto il suo carico di esperienza e si eÌ fatto trovare pronto.
Fase difensiva - Ritrovati gli automatismi in fase di non possesso, una partecipazione da parte di tutti con grande intensitaÌ dagli esterni di attacco, Callejon e Insigne e dei terzini Hysaj e Ghoulam con squadra più corta.