Claudio Borghi, allenatore del Cile, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Vi proponiamo alcune dichiarazioni:
Tanti della Roja li ha cresciuti lei al Colo Colo: il Vidal ragazzino come se lo ricorda?
«Da giovanissimo non era ancora eccezionale, ma si impegnava, aveva intelligenza e gran forza fisica. Lo consigliai a una squadra italiana, non dico il nome, ma non lo presero, andò in Germania ed esplose. Il calcio è come una scala, è più difficile in basso rispetto a qualche gradino più su».
Maradona?
«Scherzando dico che è come una donna con tre seni, straordinario dalla nascita. Lì e a Napoli abbiamo visto il miglior Diego. Giocava divinamente ma gli era permesso tutto. E la sua vita era più triste del suo calcio: non poteva uscire. L’unico posto dove ha fatto una vita normale erano gli Usa».
Tra lui e Messi?
«Nessun dubbio, Maradona. Leo è il miglior giocatore oggi, con una dote eccezionale: porta palla a velocità incredibile, pare che pattini. Diego non lo faceva sempre, ma aveva una rapidità mentale unica. Pensavi a una giocata, e lui l’aveva già fatta. E giocava con gente normale, Messi con altri campioni».