Capello risponde al vice-presidente degli arbitri Pisacreta: "In Italia le simulazioni vengono premiate!"

Rassegna Stampa fonte : Il Roma
Capello risponde al vice-presidente degli arbitri Pisacreta: In Italia le simulazioni vengono premiate!

Il fascino di Amalfi ha indotto qualche ospite ad arrivare anche prima del solito. D’altronde, come si può resistere a cotanta bellezza? Il Football Leader, giunto al quarto anno consecutivo, non poteva scegliere una location migliore. O, meglio, non poteva che confermare una location migliore. Gian Piero Gasperini, allenatore del Genoa, già prima di pranzo era a “Il Saraceno”, hotel principale della kermesse. Pranzo con vista, sole (a tratti), mare e anche montagna. Cosa vuoi di più? Ma mica solo Gasperini, il parterre della giornata era a dir poco di spessore. Il secondo ospite a farsi vedere è stato Cristiano Giaretta, poi anche Fulvio Collovati e Fabio Capello. Ed è stato proprio quest’ultimo ad accendere la discussione, una volta trasferitisi tutti all’Antico Arsenale di Amalfi.

Al convegno sul rapporto tra arbitri e allenatori, infatti, a pungere il vicepresidente dell’AIA Narciso Pisacreta è proprio il noto tecnico, tra le leggende del mestiere: «In Italia ci sono tante simulazioni e vi chiedete perché, ma la risposta è semplicissima: perché qui vengono premiate. Il calcio deve essere anche agonistico, fisico, e in Italia stiamo perdendo questo. Un’altra cosa sono i cartellini. Mi spiegate perché quando gli arbitri estraggono il giallo corrono verso il calciatore ammonito? Sarebbe molto meglio andare con calma, estrarre il cartellino con serenità, giocherebbe anche a loro favore».

Con tanto di botta e risposta, poi, anche con Daniele Orsato, noto arbitro internazionale, e Renzo Ulivieri, presidene dell’Assoallenatori. E a rispondere è Pisacreta: «Simulazione? E’ un discorso complicato e rispondo a Capello, che parlava di Inghilterra. Lo stesso calciatore in Italia si comporta in una maniera e all’estero in un’altra. Questo fa parte della cultura del luogo in cui si gioca. Questa purtroppo è la nostra cultura. Ora cosa possiamo fare? Possiamo migliorare. E questo lo stiamo facendo e lo dicono i numeri».

Poco dopo le 18.30, poi, tutti in Piazza Duomo. Allenatori, dirigenti e giornalisti. Cambio di posto, stesso fascino e ancora un’istantanea meravigliosa, in una città unica nel suo splendore. Stavolta il confronto e sulla Nazionale Italiana e sugli Europei. E agli ospiti si sono aggiunti anche Federico Balzaretti, dirigente della Roma, e Fabrizio Castori, allenatore del Carpi, oltre che varie firme importanti del giornalismo italiano e anche la Gialappa’s Band.

Un ospite su tutti, però, gioca ancora. E’ Gianluigi Donnarumma. Diventare un campione a 17 anni non è da tutti. Ormai gli aggettivi per lui si sprecano, elogi su elogi. E come potrebbe essere altrimenti dopo una stagione così. Ancora un riconoscimento oggi per il portiere del Milan, come rivelazione del campionato di Serie A, al Football Leader di Amalfi. E ‘Gigio’, come lo ha rinominato Mihajlovic, ha un pensiero proprio per l’allenatore serbo.

E dal Milan alla Nazionale, si cambia argomento e ci si concentra su Euro2016. La domanda è per tutti la stessa: l’Italia farà bene oppure no? Il primo a rispondere è Fabio Capello, che di grosse competizioni se ne intende eccome: “L’Italia può fare un grandissimo Europeo, anche se la mancanza di alcuni calciatori obbligheranno Conte a trovare nuove soluzioni. I giocatori della Juventus riusciranno a trasmettere la loro mentalità vincente».

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