Caiazza: "L'integralismo di Sarri sostituito dall'ecletticità di Ancelotti, l'uomo in tuta lascia il posto all'elegante Carletto"

Rassegna Stampa fonte : Salvatore Caiazza - Il Roma
Caiazza: L'integralismo di Sarri sostituito dall'ecletticità di Ancelotti, l'uomo in tuta lascia il posto all'elegante Carletto

Se ne va il comandante Sarri, arriva re Carlo. Il calcio è questo. «Tutto finisce», aveva detto Maurizio domenica dopo il

Se ne va il comandante Sarri, arriva re Carlo. Il calcio è questo. «Tutto finisce», aveva detto Maurizio domenica dopo il Crotone. A quanto pare già sapeva come sarebbe andata a finire con il Napoli. Certo, non si aspettava una scelta così veloce di De Laurentiis. Ma non poteva pretendere, dopo i vari tentennamenti, che don Aurelio si facesse trovare impreparato. In meno di 24 ore il patron ha chiuso con Ancelotti facendogli firmare un triennale. Fino a lunedì sembrava difficile pensare che un tecnico di altissimo livello come lui potesse accettare la proposta di Aurelio De Laurentiis. Non perché il presidente non ne fosse all’altezza ma per la situazione che si era venuta a creare. «Ma come, non si riesce a convincere Sarri per il progetto tecnico del futuro e si prova a prendere uno dei migliori al mondo?», si chiedevano in tanti. I professori della pelota si erano addirittura rizelati al sol pensiero di vedere l’ex Bayern sulla panchina azzurra. Erano convinti che non avrebbe mai accettato la proposta di un presidente che non ha mai convinto dal punto di vista della programmazione tecnica della rosa. Al punto che, da Mazzarri in poi non si è riusciti ad aprire un ciclo molto lungo con Benitez e Sarri. Rafa dopo il primo anno voleva già scappare ma poi è rimasto anche il secondo. Maurizio, partito in sordina, ha deliziato tutti con un grande calcio riuscendo a far rendere al massimo giocatori che sono diventati molto richiesti e con dei costi abbastanza alti. Il toscano sembrava dover restare a lungo ma alla terza stagione, dopo aver sfiorato lo scudetto, ha fatto sapere al patron di non essere più sicuro di restare. A quel punto don Aurelio ha tagliato la testa al toro e ha chiamato Ancelotti. Mostrandogli un progetto serio che punta a vincere lo scudetto. Altrimenti Carletto non avrebbe mai accettato. Figurarsi se dopo il 31 maggio non avrebbe trovato una grande squadra capace di puntare su di lui. Fatto sta che il futuro appartiene ad un allenatore che ha vinto tutto. Campionati, Champions, Supercoppe Europee e mondiali per club. La sua bacheca è bella piena ma è pronto a riempire anche quella del Napoli. A patto che i big che ci sono in squadra non vadano via e che arrivino dei calciatori esperti capaci di far fare il salto di qualità. Inutile dire che sarà difficile vedere lo spettacolo messo a punto da Sarri negli ultimi tre anni. Ieri il patron, dopo aver chiuso definitivamente l’accordo con Ancelotti, l’ha ringraziato con un tweet. L’integralismo del toscano lascerà spazio all’ecletticità di Carletto. Si giocherà sempre bene ma non come prima. Magari con la praticità dell’ex Bayern si comincerà a vincere anche qualcosa di importante. Ancelotti non vuole fronzoli, se c’è da buttare la palla in tribuna non si dovrà perdere tempo. A livello mediatico, poi, si prenderà subito la scena. Il buon Allegri, che si è arrabbiato non poco perché la critica ha quasi sempre elogiato Sarri, dovrà guardarsi bene dall’alzare la cresta. Di fronte avrà il gotha del calcio internazionale che rispetto a lui la Champions l’ha vinta tre volte. Ha 
acquisito esperienza infinita con Chelsea, Paris Saint Germain, Real Madrid e Bayern Monaco. Con ognuna di queste big ha portato a casa un 
trofeo. Senza dimenticare che anche in Italia ha fatto la sua bellissima figura con Juventus e Milan. Devo dire, però, che Sarri mi mancherà. Lo 
conobbi ad Amalfi al Football Leader del 2015. Il giorno dopo la premiazione venne chiamato da De Laurentiis per guidare il Napoli. Nessuno credeva in lui, mi dichiarai sarrista da subito e non dopo aver visto all’opera l’estetismo del suo calcio. Lo volevano già fuori alla settima giornata dopo la partita con la Juventus. Ed, invece, rimase dimostrando che si può vincere anche giocando bene. Quest’anno c’era riuscito ma poi in Inter- Juventus è cambiato tutto. Avrebbe meritato lo scudetto. Uno scudetto che sul campo ha vinto senza mezzi termini. Con qualche accorgimento ci poteva riprovare subito ma le strade si sono divise. Al suo posto c’è Ancelotti. L’uomo in tuta lascia il posto all’elegante Carletto. Ma caro Maurizio ti ricorderemo sempre.

CalcioNapoli24.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici su Google News
Ultimissime Notizie
I più letti
Classifica
  • #

    Squadra

    PT
    G
    V
    N
    P
  • logo InterInterCL

    76

    29
    24
    4
    1
  • logo MilanMilanCL

    62

    29
    19
    5
    5
  • logo JuventusJuventusCL

    59

    29
    17
    8
    4
  • logo BolognaBolognaCL

    54

    29
    15
    9
    5
  • logo RomaRomaEL

    51

    29
    15
    6
    8
  • logo AtalantaAtalantaECL

    47

    28
    14
    5
    9
  • logo NapoliNapoli

    45

    29
    12
    9
    8
  • logo FiorentinaFiorentina

    43

    28
    12
    7
    9
  • logo LazioLazio

    43

    29
    13
    4
    12
  • 10º

    logo MonzaMonza

    42

    29
    11
    9
    9
  • 11º

    logo TorinoTorino

    41

    29
    10
    11
    8
  • 12º

    logo GenoaGenoa

    34

    29
    8
    10
    11
  • 13º

    logo LecceLecce

    28

    29
    6
    10
    13
  • 14º

    logo UdineseUdinese

    27

    29
    4
    15
    10
  • 15º

    logo VeronaVerona

    26

    29
    6
    8
    15
  • 16º

    logo CagliariCagliari

    26

    29
    6
    8
    15
  • 17º

    logo EmpoliEmpoli

    25

    29
    6
    7
    16
  • 18º

    logo FrosinoneFrosinoneR

    24

    29
    6
    6
    17
  • 19º

    logo SassuoloSassuoloR

    23

    29
    6
    5
    18
  • 20º

    logo SalernitanaSalernitanaR

    14

    29
    2
    8
    19
Back To Top