Un patto d'acciaio chiamato Supercoppa: Gonzalo Higuain e Aurelio De Laurentiis, uno scatto destinato a diventare icona

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

Le fotografie valgono molto più di mille parole, assolutamente. Perchè raccolgono l'istante, lo fermano per sempre, racchiudono emozioni e altre sensazioni indistinguibili ad occhio nudo. Sono reazioni che scattano nella mente, richiamano ricordi e fanno pensare al futuro, possibilmente a tinte azzurre.

TANTE ORE DI VIAGGIO, UN UNICO OBIETTIVO - Aurelio De Laurentiis è a Doha. E' arrivato in queste ore, si è incontrato con la sua squadra, a partire da Rafa Benitez passando per tutti i suoi giocatori, da Callejon a Mertens fino ai giovani Luperto, Romano e Bifulco che, a Doha, vivono un sogno ad occhi aperti in vista di un futuro concreto con il Napoli. Dicevamo, De Laurentiis: ha incontrato anche la dirigenza della Juventus, con Agnelli e Marotta in prima fila, e Guido De Sanctis, ambasciatore italiano in Qatar. Completo elegante, occhiali da sole scuri, atteggiamento serio e deciso. Quello di chi si è fatto diverse ore d'aereo per vincere.

LA COPPIA PIU' BELLA...? - Per farlo, ovviamente, ha bisogno dei suoi giocatori. Dissipati tutti i dubbi, almeno a parole, con Rafa Benitez. Sono la coppia più bella del mondo, a sentir dire il presidente con buona pace di Celentano e Mina. La coppia più bella del mondo del 2014 in Italia? Chi lo sa, eppure, sempre tornando al discorso sulle fotografie, al posto di Rafa potrebbe insediarsi un altro azzurro che risponde al nome di Gonzalo Higuain. Il Pipita che non segna, che è rimasto scottato quattro mesi fa dalla delusione della Champions nell'inferno del San Mames di Bilbao, che ha dovuto reinventarsi giocatore di una Europa League mai assaporata in carriera.

RIVER PLATE-BOCA JUNIORS, ANCORA UNA VOLTA - Vuole segnare, Higuain. Vuole mettersi l'ultimo periodo grigio alle spalle, vuole sfoderare il suo talento nella sfida tutta argentina che lo contrappone a Carlos Tevez. Boca Juniors e River Plate, il solito duello che si ripete. Higuain vuole scrollarsi di dosso anche l'ombra di Duvan Zapata che magari non sarà un fenomeno ma in campo ci mette voglia e grinta, resosi conto che Rafa Benitez premia chi si sacrifica in campo e dà tutto. Ma al Pipita non puoi dire di no, assolutamente. Quel posto in attacco è suo, spetta di diritto a chi, meno di sei mesi fa, partiva titolare nella finale del Mondiale.

IL PATTO D'ACCIAIO - La fotografia, comunque. Aurelio De Laurentiis e Gonzalo Higuain all'Aspire Center, seduta d'allenamento del Napoli. Momento di pausa, forse ad inizio o a fine allenamento. Non interessa. De Laurentiis guarda Higuain, Higuain guarda De Laurentiis. Si danno la mano, sorridono, forse si dicono qualche parola. Ma in quelle due mani che si sfiorano c'è un patto da suggellare: mettere da parte qualsiasi difficoltà recente, insieme con un solo obiettivo in mente. La Supercoppa, e la Juventus. Ed il gol. 

LA CITAZIONE PREMONITRICE - Poi, sullo sfondo, c'è una frase di Pelè: "Success is no accident. It is hard work", "Il successo non è un caso. E' duro lavoro". Anzi, per dirla tutta: "Il successo non è un caso. E' duro lavoro, perseveranza, apprendimento, studio, sacrificio e, più di tutti, amore per ciò che si fa o si impara a fare". Higuain sa come si vince, De Laurentiis lo sta imparando. Però ruota tutto attorno a Doha, alla Supercoppa e ad una fotografia, pubblicata dalla SSC Napoli su Twitter, che rischia di diventare una icona.

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