Riza, Naim, Elseid: Napoli-Albania, il cerchio si chiude. 69 anni dopo quel 'crollo' al Vomero...

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Riza, Naim, Elseid: Napoli-Albania, il cerchio si chiude. 69 anni dopo quel 'crollo' al Vomero...

di Claudio Russo – twitter:@claudioruss

Quanto tempo passa, nel giro di 63 anni. Sessantatrè, non uno di più, non uno di meno. Manca solo l'ufficialità, ma il passaggio dall'Empoli al Napoli di Elseid Hysaj è praticamente cosa fatta: contratto quinquennale firmato, annuncio da ultimare, il secondo calciatore dopo Mirko Valdifiori che continuerà ad essere allenato da Maurizio Sarri dopo il cambio di panchina.

Detto questo, cosa c'entrano i 63 anni di distanza? C'entrano eccome, e c'entra anche il famoso detto "Non c'è due senza tre". Perchè? Perchè Elseid Hysaj, nel momento in cui verrà ufficializzato, diventerà il terzo giocatore albanese della storia del Napoli. E i primi due (torna tutto eh) hanno vestito la maglia del Napoli esattamente poco più di sessant'anni fa.

Elseid Hysaj dopo Naim Krieziu e dopo Riza Lushta, anche se sulle origini degli ultimi due giocatori ci sono sempre stati dei dubbi (lo stesso Lushta dichiarò ad Hurrà Juventus nel 1979 "Sono jugoslavo, nativo esattamente di Mitrovica, e da bambino i miei mi portarono in Albania e di qui è sorto l’equivoco. Anche Krieziu si diceva fosse albanese ed invece anche lui, come il sottoscritto, era originario della Jugoslavia"). Il 2015 come naturale proseguimento del quinquennio 1947-1952 per Krieziu e del campionato 1945-1946 per Lushta.

Riza Lushta (nato a Mitrovica il 22 gennaio del 1916, scomparso a Torino il 6 febbraio del 1997) debuttò il 28 ottobre del 1945 con una sconfitta in trasferta, a Bari, per 2-1. Arrivò al Napoli dopo esser cresciuto nello Sport Klub Tirana (adesso KF Tirana) ed aver vestito le maglie di Bari e Juventus, e su di lui c'è un aneddoto imperdibile raccontato da Renato Tavella nel suo "101 gol che hanno fatto grande la Juventus": con il suo passaggio al Napoli, condito da tante presenze senza segnare, il direttore di "Sport del Mezzogiorno" Carlo Di Nanni titolò "Quando Lushta segnerà, crollerà lo stadio"...e così andò: con l'esultanza dei tifosi, al primo gol proprio contro il Bari (era il 27 gennaio 1946), cedettero le transenne e le reti dello stadio Collana: ci furono un centinaio di persone coinvolte, la partita fu sospesa per una decina di minuti...roba da niente, insomma. Per gli amanti delle statistiche, Lushta rimase un solo anno al Napoli: 27 presenze e 6 gol. Con la Juventus andò meglio, decisamente, anche se resta il titolo del Corriere dello Sport datato 28 settembre 1945: "Napoli è ormai la mia città". Parola di Lushta, "calciatore giramondo e poeta".

Naim Krieziu (nato a Äakovica il primo gennaio del 1918, scomparso a Roma il 20 marzo del 2010), invece, debuttò il 5 ottobre del 1947 con la maglia del Napoli, in una partita casalinga contro la Lazio. Un pareggio scialbo, almeno nel punteggio di 0-0. Rimase un quinquennio intero in azzurro, tra campionati di A (3) e di B (2): 168 presenze, 40 gol, due doppiette, una espulsione ed un campionato di B vinto nel 1950. Il Napoli, curiosità, lo acquistò dalla Roma per 18 milioni dopo...una tripletta segnata proprio ai danni degli azzurri. Il calcio, specialmente quello più 'vecchio', regala sempre storie interessanti. Anche quella di Krieziu lo è, come raccontato da Fabrizio Grassetti, Massimo Izzi e Gabriele Pescatore in "AS Roma - La grande storia": sia Krieziu che Lushta arrivarono in Italia nel 1939 dopo l'occupazione italiana dell'Albania, evento che aveva aperto agli sportivi albanesi l'accesso alle federazioni del CONI, per iscriversi all'ISEF avendo l'intenzione di diventare professore di educazione fisica ("Il governo mandò a Tirana un professore di educazione fisica affinché si occupasse dell'organizzazione sportiva locale; questi mi vide giocare e, essendo un tifoso della Roma, fece una segnalazione al club capitolino" raccontò Krieziu nel 2001 ad asromaultras).

Riza Lushta, Naim Krieziu, Elseid Hysaj: manca l'ufficialità, ma il cerchio degli albanesi che hanno vestito la maglietta del Napoli è pronto a chiudersi, dopo 63 anni. 69 anni e mezzo dopo il crollo del Collana al Vomero. 3287 settimane dopo, prendendo come riferimento il 31 luglio del 1952. 23009 giorni dopo, il cammino tra l'Albania (Scutari, per essere precisi: Hysaj è nato lì) e Napoli non è mai stato così breve. Aspettando il tweet per Elseid, e scusate per la rima non voluta.

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