La testa alla finale di Coppa Italia e al ... Brasile! A Udine un altro pomeriggio 'mentalmente' pericoloso

di Claudio Russo - twitter: @claudioruss

Parlando con un collega qualche settimana fa, arrivato a Castelvolturno per intervistare Rafa Benitez, questo mi disse di aver chiesto al mister come mai il Napoli facesse così fatica con le piccole e giocasse bene con le grandi. Il mister, a grandi linee, rispose che era una questione di classifica, di difficoltà nell'instillare le motivazioni nei calciatori. Lo stesso accadde con il Parma, quando la squadra crollò mentalmente anche perchè, qualche ora prima, la Roma aveva vinto ed aumentato il vantaggio in classifica.

Insomma, la prestazione di Udine è una delle peggiori dell'anno. Per l'approccio molle (anche se quello dell'Udinese è stato ancora peggio, il che la dice lunga sull'andazzo del match) e per la prestazione insufficiente della rosa in generale salvando qualche uomo (Callejon, qualche sprazzo di Insigne). Il resto, totalmente nullo, assente. Incapaci di assestare il colpo del ko e chiudere definitivamente la partita, collassati dopo il pastrocchio combinato da Reina e Behrami: qualcosa che difficilmente si vede su un campo di calcio di così alta categoria.

Un altro pomeriggio 'mentalmente' pericoloso per il Napoli, e non è il primo. I segnali in vista della finale di Coppa Italia, che si avvicina sempre più, aumentano giorno dopo giorno (anche lo sfogo Callejon-Insigne non aiuta) ed iniziano a diventare preoccupanti: Benitez, per chi scrive, ieri si è levato dalla scarpa il primo di tanti sassolini dalla scarpa. Il discorso sulla mentalità e sul carattere, però, arriva nel momento sbagliato: esiste il rischio che possa ritorcersi contro di lui? I giocatori sembrano scarichi mentalmente anche in vista del Mondiale: tra chi, come Zuniga, pare che 'usi' il Napoli come preparazione, e chi, come Hamsik, può aver pagato oltre all'infortunio anche la delusione per l'esclusione da Brasile 2014. O magari Insigne, che rischia di non essere convocato e, per attirare la volontà di Prandelli, vorrebbe spaccare il mondo sul rettangolo di gioco. E, per finire, lo sfogo di Valon Behrami nei confronti di Gokhan Inler che potrebbe anche essere l'inizio dell'addio di uno dei due calciatori: un'armonia, quella svizzera, che a prima vista sembra non esserci più.

E' uno dei momenti più difficili per Rafa Benitez, chiamato a motivare un gruppo che, quasi certamente, potrebbe essere stravolto nei prossimi due mesi e mezzo. Testa alla finale di Coppa Italia e al...Brasile: un binomio 'pericoloso' che può portare, come successo ieri a Udine, ad un pomeriggio del genere.

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