Una vittoria che fa punti e tanto morale: a Benitez torna il sorriso, al Friuli ora serve continuità

Notizie fonte : Corriere del Mezzogiorno
Una vittoria che fa punti e tanto morale: a Benitez torna il sorriso, al Friuli ora serve continuità

Stavolta otto minuti sono bastati a recuperare lo svantaggio. Stavolta Higuain non si è fatto ipnotizzare dal portiere avversario e sul dischetto non ha avuto esitazione. E stavolta dal peggio si è passati al meglio con i due gol del doppio vantaggio firmati dal protagonista della serata, Dries Mertens. Contro lo Sparta Praga è finita 3-1, risultato tondo tondo davanti a quindicimila spettatori, forse il record negativo del San Paolo in Europa. Ma in tribuna al suo posto è tornato il presidente Aurelio De Laurentiis. Stavolta nessun coro per lui, uno striscione neanche tanto evidente in curva B. La pace con i tifosi l’ha fatta il patron azzurro e anche la squadra, che non ha brillato per chissà quali pregevoli giocate, ma rispetto al recentissimo passato ha avuto la forza di ribaltare il risultato iniziale. Ha ritrovato la gamba e il guizzo di Mertens, la generosità di Higuain e la tempra di Hamsik. Benitez ne cambia solo quattro rispetto alla sfida nefasta di domenica scorsa col Chievo. E la sorpresa della notte di Fuorigrotta è proprio Gonzalo Higuain. Ma se la pretattica porta vittoria — Rafa alla vigilia non era stato troppo possibilista sulla presenza del Pipita in campo — ci sarà da continuare su questa scia. E i cuscini porta-consiglio di mister Benitez torneranno sicuramente di moda. Il Napoli inizia in maniera lenta e prevedibile: buon palleggio ma troppi tocchi di palla soprattutto a metà campo. Squadra schierata con due terzini non di spinta, Henrique e Britos, e neanche tanto efficaci in fase di copertura, la difesa non alza il muro e ancora una volta subisce il gol su calcio d’angolo con un tiro da fuori di Husbauer, non pressato dalla folla di maglie azzurre sulla trequarti. È il minuto 14 del primo tempo, Benitez lascia l’area tecnica, spazientito, e si confronta con il suo vice Pecchia. Consulta taccuini, scrive. In cuor suo deve sperare che la squadra abbia ascoltato i suggerimenti della vigilia. Aveva ragione a chiedere di non perdere la tranquillità, di isolarsi da eventuali insofferenze sugli spalti. Di ragionare lucidamente. Aveva ragione a tal punto che il gol del pari è arrivato dopo otto minuti. Higuain su rigore non sbaglia. Le maglie amaranto, però, non si danno per vinte e, allora, l’altro suggerimento di sir Rafa pure diventa prezioso. Non si può pensare di chiudere le partite nel primo tempo 5-0. Ci sono altri quarantacinque minuti in cui il sangue va mantenuto freddo. In cui ci vuole calma. L’intervallo arriva propizio per la ripassata. E dopo soli sei minuti, ecco che Dries Mertens ispirato da Higuain infila il gol del vantaggio, poco dopo è Hamsik a divorare la rete della tranquillità. Peccato veniale, lo slovacco aveva dato cuore e anima e nel primo tempo la traversa gli aveva negato la gioia del gol. Higuain ha fatto il suo, la caviglia non è a postissimo e domenica c’è l’Udinese. Fuori tra gli applausi, il Pipita. Spazio a Michu. Ma è sempre Mertens protagonista al minuto 36 con il gol della sicurezza. A riposo anche Hamsik per Zuniga e Callejon per l’esordio di David Lopez. Lo Sparta, secondo nel suo campionato, torna a casa sconfitto e forse anche ricreduto. L’unico tifoso fermato, perché aveva postato su Facebook il suo biglietto con un coltello, è ceco. Le raccomandazioni della vigilia contro la Napoli criminali risultano eccessive. La vittoria fa punti e soprattutto morale. A Benitez torna il sorriso, ma ora è chiamato alla continuità in campionato. Domenica a Udine.

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