Il Roma - Insigne-Higuaìn: il Napoli decolla e sogna in grande

La “manita” di Higuaìn e il “tris” di Insigne. Sarri che si gode il San Paolo “infernale” da lui invocato e un Napoli che pur facendo la parte da leone è “ancora” al quarto posto. Questa la “foto” di Napoli-Fiorentina dopo la splendida vittoria che ha confermato ancora il momento d’oro degli azzurri. Gonzalo Higuaìn ha regalato i tre punti con il gol che ha steso i viola, arrivato dopo il pareggio di Kalinic.

IL PIPITA HA SEGNATO IL GOL numero 61 in maglia azzurra, ma anche il quinto consecutivo in partite interne. E Insigne, che ha aperto le marcature con un’altra magia, ha firmato il terzo gol consecutivo in campionato. Non gli era mai accaduto. Maurizio Sarri aveva chiesto un San Paolo formato fuoco e fiamme per intimorire la Fiorentina, ma l’esperimento almeno all’inizio non è riuscito. La squadra di Sousa, nonostante i tanti giovani schierati, è scesa in campo ben disposta e col piglio della personalità. Sousa sceglie un 3-4-2- 1 dove “dimentica” Ilicic in panchina, preferendogli Bernardeschi, e facendo un bel regalo a Sarri. L’italiano è impalpabile, mentre la verve dello sloveno si è vista eccome quando è entrato in campo.

SARRI REPLICA CON L’ORMAI CONSOLIDATO 4-3-3 e la formazione presa pari pari da quella che ha schiacciato il Milan a San Siro. Reina tra i pali, difesa a quattro con Hysaj esterno a destra, Koulibaly e Albiol centrali, Ghoulam a sinistra. A centrocampo terzetto formato da Allan, Jorginho e Hamsik, mentre i tre attaccanti sono i confermatissimi Higuain, Insigne e Callejon. Gli azzurri sentono un po’ la partenza positiva della Fiorentina. Sousa spinge per un pressing alto, e alla fine sono gli ospiti a fare la partita, incitati dai circa 1.500 tifosi ospiti.

IL NAPOLI FA FATICA, SOPRATTUTTO A USCIRE, anche se la Fiorentina non crea molte occasioni. Una di queste è quella di Blaszczykowski, che raccoglie un bel suggerimento dell’ottimo Kalinic ma trova un Reina strepitoso. Il Napoli si scuote, e prova a orchestrare: Hysaj va spesso al cross, ma Alonso chiude in calcio d’angolo. Poche occasioni, ma molta intensità. La Fiorentina si fa preferire, anche se il Napoli non dà mai la sensazione di finire in bambola. Gli azzurri provano a trovare il vantaggio: lancio in verticale di Jorginho verso Higuain: Tatarusanu fa sua la sfera in uscita alta. Allan comincia a trovare dinamismo: bello il duello con Vecino, che in estate è stato un obiettivo estivo. In particolare il brasiliano si mette in evidenza quando Borja Valero viene fermato per due volte consecutive nel giro di pochi secondi da lui, sempre puntuale nell’uno contro uno.

E IL NAPOLI SI SVEGLIA solo nel recupero del primo tempo, creando la prima vera occasione da gol: Insigne pennella per Higuain sul secondo palo, il colpo di testa dell’argentino termina a lato di poco. La prima frazione finisce in parità. Meglio la Fiorentina ma gli azzurri dimostrano carattere e nervi saldi.

QUANDO CI SI PREPARA a un secondo tempo di sofferenza, il Napoli tira fuori il meglio che oggi può offrire: è bella la combinazione che porta Insigne in gol. Splendida palla in profondità di Hamsik, Insigne brucia Tomovic in velocità e supera Tatarusanu con un destro rasoterra: si sblocca la partita e cambia la sua direzione. La Fiorentina ora è costretta a pungere, e il Napoli trova le misure per colpire ancora. Higuain lancia Hysaj a destra, Gonzalo Rodriguez riesce a chiudere in corner in extremis. I pericoli non mancano, però, anche sul fronte Reina. Soprattutto quando Sousa si decide a togliere un timido Bernardeschi per il più scafato Ilicic, che forse è l’uomo dei viola più in forma. L’estro dello sloveno si fa vedere subito, e presto gli ospiti trovano il gol: perfetto assist di Ilicic verso Kalinic, che supera Reina con un esterno destro chirurgico: la gara torna in parità. Quando i tifosi sentono di dover stringere i denti il Pipita rimette subito le cose a posto: Higuain ruba palla a Ilicic, scambia con Mertens e trafigge Tatarusanu col sinistro: il Napoli torna subito in vantaggio. La Fiorentina non molla, ma il Napoli ha il controllo della partita. E il San Paolo può gioire. Tra squadra è pubblico è tornata un’intesa che sembrava ormai persa.