Il Roma - Il Napoli non sa ancora vincere. Ma Reina già fa la differenza

Notizie fonte : Caiazza - Il Roma
Il Roma - Il Napoli non sa ancora vincere. Ma Reina già fa la differenza

Meno male che c’era Pepe Reina. Altrimenti a quest’ora il Napoli era in compagnia della Juventus all’ultimo posto in classifica con zero punti. Anche se la squadra di Sarri ha dimostrato di non saper vincere, il portiere spagnolo ha fatto già la differenza. Purtroppo col Sassuolo potè fare poco, anche se nel primo tempo riuscì ad evitare lo svantaggio. Con la Sampdoria, invece, dopo l’uno due di Eder, ha detto di no per due volte a Muriel che era convinto di poter festeggiare la vittoria. Così non è stato perché l’ex Bayern Monaco prima ha parato centralmente e poi si è superato su una botta di destro che ha deviato sulla parte alta della traversa. Una prodezza incredibile che ha fatto tirare il fiato ai venticinquemila tifosi presenti sugli spalti. SCELTA GIUSTA. Si sapeva che Reina avrebbe fatto la differenza. La sua nuova esperienza in maglia azzurra fa capire quanto sia mancato l’anno scorso. Nulla contro Rafael ed Andujar, ma se tra i pali ci fosse stato Pepe, il terzo posto sarebbe stato cosa fatta. Forse anche il secondo. E quindi ci si sarebbe qualificati per la Champions con tanto di introiti copiosi nelle casse di De Laurentiis. Purtroppo la scorsa estate l’affare Reina era incredibilmente caro. Benitez aveva sperato in uno sforzo del presidente che non ci fu. Anche perché si pensava che con Rafael si potesse ovviare. Così non è stato poiché il brasiliano, nonostante la buona volontà, si è portato indietro le incertezze del grave infortunio al ginocchio. Rafa decise di bocciarlo per affidarsi ad Andujar. Che sembrava essere caduto dal cielo dopo le prime sfide ma poi anche lui ha fatto danni. Soprattutto nel finale di campionato. Un vero peccato ma adesso è inutile rammaricarsi. Reina è tornato per un nuovo ciclo e in panchina non ha trovato il suo maestro bensì Maurizio Sarri. Che ha festeggiato quando ha saputo del ritorno dello spagnolo da Monaco. Il tecnico si augurava che potesse da subito confenzionargli una difesa solida ed, invece, dopo le prime due gare di campionato il buon Pepe ha dovuto subire quattro gol. Ma senza di lui ne sarebbero stati almeno sette. La verità è che per il momento il resto del reparto non è alla sua altezza. Albiol e compagni hanno retto poco con il Sassuolo mentre con la Samp sono venuti meno dopo 55 minuti. Il rigore causato dall’ex marcatore del Real Madrid ha aperto le porte ai blucerchiati che si sono divertiti ad entrare in area. Ma l’ultimo baluardo, cioè, Reina, ha salvato il salvabile altrimenti a quest’ora Sarri era ancora di più sotto processo con due sconfitte in altrettante gare disputate. A questo punto lo spagnolo, che ha festeggiato a Capri il suo compleanno (33 anni), dovrà cercare di essere un allenatore in campo in modo tale da caricare i suoi compagni durante le partite. Soprattutto quando la situazione diventa difficile. Non si possono pareggiare gare dopo aver segnato due gol. La davanti l’altro top player Gonzalo Higuaìn il suo lavoro lo sa fare bene. Non a caso ha iniziato il campionato con una doppietta. Ma se poi il resto del gruppo rovina tutto non va bene. Pepe si deve far sentire visto che già due anni fa era considerato il leader dello spogliatoio. Massimo rispetto per il capitano Hamsik, ma Reina salì in cattedra facendosi rispettare con la società. Marekiaro, anche per una questione di età, è troppo intelligente per ingelosirsi e non capire che l’appeal del portiere è tutta un’altra cosa. Bisogna fidarsi di uno come l’iberico che ha esperienza da vendere. A prescindere da tutto, Reina serve come portiere. E fino ad oggi le sue qualità le ha messe in mostra. A Reggio Emilia parò un tiro di tacco che esaltò non poco i tifosi. Peccato che poi nel finale di gara nulla potè fare sul colpo di testa di Sansone lasciato solo da Maggio. Con la Samp aveva indovinato anche il lato dove buttarsi ma Eder calciò il rigore in maniera perfetta. Anche sul secondo gol c’era ma quel maledetto pallone del 2-2 passò nello spazio giusto per finire nell’angolino. La cosa importante è che Pepe è diventato il padrone della sua porta, adesso deve sperare che i suoi compagni facciano la stessa cosa davanti a lui. Altrimenti tutti i suoi sforzi diventano inutile e il povero Sarri è costretto ad avere sempre rimpianti per come sono andate le cose. Il tecnico, comunque, sta lavorando in questa settimana di sosta con molta attenzione sul reparto arretrato in modo tale da poter arrivare al match con l’Empoli con una solidità maggiore. Sapendo, però, che tra i pali c’è un signor portiere che è difficile da superare.

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