Corbo su Repubblica: "Il gruppo di Sarri non è tagliato fuori, c'è tempo per sognare ancora"

Notizie fonte : Repubblica
Corbo su Repubblica: Il gruppo di Sarri non è tagliato fuori, c'è tempo per sognare ancora

Dal trionfo del calcio tattico esce il verdetto più ingrato. In un finale che brucia come una frusta. Il tema lo detta all’inizio il tecnico bianconero Allegri con la prudenza di chi si affida alla forza quieta di una squadra rodata da 14 vittorie di fila. La classifica propone alla Juventus il sorpasso dell’inattesa capolista. Altri si lancerebbero in un folle, cieco, spregiudicato assalto. L’atteggiamento dei quattro volte campioni d’Italia invece sorprende due volte: si ispira al calcolo piuttosto che al coraggio. La prima decisione è un cenno di profondo rispetto per il Napoli: la nuova formula difensiva, linea che passa da tre a quattro. Non si ripete quindi l’errore del Torino che con uno smagrito e corto terzetto difensivo lasciò due zone franche negli angoli, quella di sinistra scelta subito come zona operativa di Insigne, decisivo anche per gli assist. La difesa di Allegri regge nel primo tempo con il sofferente ma risolutivo Bonucci. Che deve arrendersi nella ripresa, quando il ginocchio colpito pericolosamente cigola. Ma in fase difensiva si rivela prezioso un altro accorgimento: due centrocampisti, quasi sempre Khedira e Marchisio o Marchisio e Pogba, si stringono formando una doppia transenna che chiude la linea verticale di collegamento tra Jorginho e Higuain. Il bomber rimane quindi solo e senza più contatti in avanti, abbandonato al suo destino come un missionario in terra straniera. La seconda è di pari rispetto per il Napoli: spunta, come quarto a destra nella linea mediana, Sami Khedira. Evidente: Allegri sa che nel Napoli gioca il più temibile specialista di inserimenti, Hamsik, proprio il giocatore che la Juve aveva tentato di portare a Torino quando era con Benitez campione irrisolto, giocando spalle alla porta, sacrificato ad un ruolo nebuloso e mille polemiche. Khedira concorre a ridurre il rendimento di Hamsik, con cresta sempre nera ma troppo bassa ieri. Faticano senza splendere anche Insigne e Callejon: è fatale che il Napoli limiti quei triangoli capaci di bucare come trapani le zone esterne dei rivali. Stavolta sulle fasce la Juve punta sulla eccessiva fisicità a sinistra di Pogba, bilanciando l’azione a destra con Khedira e Lichtsteiner, il secondo al rimorchio del primo. Sarri non può sperare di più contro una Juve massiccia, deve riconoscerne forza e velocità di uscita. Ma non si rassegna neanche quando i suoi non riescono ad occupare posizioni costantemente avanzate, ne deriva un pressing decoroso ma non asfissiante: ha tuttavia carte alte da giocare, ci prova, ci spera, perché Koulibaly è la solita colonna, Albiol l’altra, ma Torino certifica anche la maestosa duttilità di Hysai, che non teme neanche di misurarsi a tratti con Pogba. In una partita che si risolve in uno scontro stretto, con confronti ravvicinati in poco spazio, da far sembrare il campo piccolo come un ring, sono esemplari nella solidità Allan e Jorginho, frequenti antagonisti di Pogba quando si accentra e di Dybala che fa spesso velo sul centrale di Sarri. Le buone stelle, e la Juve ne ha tante, spostano nel finale la soluzione. Mertens subentra a Insigne, ma non cambia nulla. Allegri elimina prima Morata, poi Dybala. Il secondo è una moneta lanciata in aria: Alex Sandro, un difensore che rischia di aggrovigliare ancora di più la partita. Quello di Allegri sembra un tentativo per mettere in freezer lo 0-0. Ma in campo era entrato anche Simone Zaza. Ha lui la chiave per far volare la Juve nello scatto finale per il sorpasso. Una accelerazione che non butta certo il Napoli fuori pista, c’è ancora tempo per correre, vincere, sognare.

CalcioNapoli24.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici su Google News
VIDEO ALLEGATI
Ultimissime Notizie
I più letti
Classifica
  • #

    Squadra

    PT
    G
    V
    N
    P
  • logo InterInterCL

    76

    29
    24
    4
    1
  • logo MilanMilanCL

    62

    29
    19
    5
    5
  • logo JuventusJuventusCL

    59

    29
    17
    8
    4
  • logo BolognaBolognaCL

    54

    29
    15
    9
    5
  • logo RomaRomaEL

    51

    29
    15
    6
    8
  • logo AtalantaAtalantaECL

    47

    28
    14
    5
    9
  • logo NapoliNapoli

    45

    29
    12
    9
    8
  • logo FiorentinaFiorentina

    43

    28
    12
    7
    9
  • logo LazioLazio

    43

    29
    13
    4
    12
  • 10º

    logo MonzaMonza

    42

    29
    11
    9
    9
  • 11º

    logo TorinoTorino

    41

    29
    10
    11
    8
  • 12º

    logo GenoaGenoa

    34

    29
    8
    10
    11
  • 13º

    logo LecceLecce

    28

    29
    6
    10
    13
  • 14º

    logo UdineseUdinese

    27

    29
    4
    15
    10
  • 15º

    logo VeronaVerona

    26

    29
    6
    8
    15
  • 16º

    logo CagliariCagliari

    26

    29
    6
    8
    15
  • 17º

    logo EmpoliEmpoli

    25

    29
    6
    7
    16
  • 18º

    logo FrosinoneFrosinoneR

    24

    29
    6
    6
    17
  • 19º

    logo SassuoloSassuoloR

    23

    29
    6
    5
    18
  • 20º

    logo SalernitanaSalernitanaR

    14

    29
    2
    8
    19
Back To Top