Quattro partite da titolare quest'anno con il Torino con 3 vittorie (contro Cagliari e Lazio più il Carpi in coppa) e un pareggio (Verona): Mirko Valdifiori è considerato il talismano granata, che si appresta a vivere da protagonista il suo personalissimo derby Torino-Napoli, che si giocherà sabato pomeriggio. Oggi il centrocampista è un giocatore esperto che sa quali sono le priorità: il gruppo, anzitutto. «Nelle ultime settimane la squadra ha ritrovato compattezza e la vittoria di lunedì ci ridà entusiasmo: nello spogliatoio, certo, ma anche tra i tifosi che ci sono sempre stati vicini», ha dichiarato il 32enne.
Di Mirko Valdifiori ne ha parlato anche il suo agente, Mario Giuffredi, all'edizione odierna torinese di Repubblica:
Negli ultimi mesi è stato più una guida dello spogliatoio che in campo.
«Perché Mirko è stato un po’ penalizzato dalle scelte tattiche. A inizio stagione, il Torino giocava con un centrocampo a due, mentre adesso che Mihajlovic è passato a tre trova più spazio. Sarà bello vedere il duello Valdifiori-Jorginho, che ritengo tra i primi 4 o 5 in Italia in quel ruolo».
Poi svela anche un retroscena a proposito del passaggio dall’Empoli al Napoli che tardò di un anno il suo approdo in granata. «Era giugno 2015 e l’accordo con il Toro era già fatto. Poi però ci fu una telefonata fra Mirko e Maurizio Sarri che aveva ufficializzato il suo passaggio al Napoli pochi giorni prima. Una lunga chiacchierata e alla fine il tecnico riuscì a convincere Valdifiori a seguirlo a Napoli».