Dario Sarnataro, firma de Il Mattino nonché voce di Radio Marte, ha parlato del Napoli dinanzi alle telecamere di Canale 8 durante la trasmissione Tribuna Stampa: “Mihajlovic poteva andare al Napoli e Sarri, prima di essere ad Amalfi, ritardò di un giorno perché incontrò Galliani. Noi pensavamo che aver perso Mihajlovic fosse stata una occasione persa, ed invece pare proprio che con Sarri è andato meglio il Napoli. Il nuovo ago della bilancia è Pepe Reina: l’arrivo del portiere spagnolo, che ha reso veramente unita questa squadra, ha modificato in meglio l’umore del gruppo. Sarri ha trovato equilibrio, ne sono convinto. La scelta del cambio di modulo è condivisa, anche perché alle spalle c’è una condivisione dell’intero gruppo. I numeri confortano l’equilibrio trovato, che testimonia un buon ambiente anche in campo oltre che nello spogliatoio. Il Napoli non è da scudetto, ci sono squadre maggiormente attrezzate per lottare al primo posto e la squadra azzurra non può essere paragonata a queste. L’unico rammarico è forse quel mancato gol di Allan: ha fatto un bel coast to coast dalla propria metà campo. Ci ha provato in quell’azione, a prescindere dall’esito del tiro, ma c’è da dire una cosa: che non è un giocatore frettoloso. Sebbene non sia un attaccante, lungo la corsa arriva lucido in porta. El Kaddouri mi ha sorpreso: sono convinto che potrà giocare sia come esterno sinistro che come intermedio, alla vice Hamsik, sebbene abbia qualche carenza tattica ma ha il cinismo del trequartista. C’è una legge sugli stadi: si da la possibilità alle squadre di iniziare a ristrutturare lo stadio in un anno. Forse i tecnici hanno detto al sindaco che per far quel che serve, 20 milioni sono pochi. Non è questione di fare uffici ed altre strutture all’interno, ma è poco già per ristrutturare. Io credo, a questo punto, che il sindaco voglia prendere tempo, anche se penso che non ci siano molte alternative. D’altro canto, De Laurentiis sa che questo stadio se non lo prende il Napoli non c’è nessuno che può prenderlo. Ma il sindaco perché non l’ha detto prima? Se il sindaco non concede il San Paolo al Napoli, si inimica una buona fetta d’elettorato. Il giochino che non si crea il numero legale per approvare la convenzione ponte, è politica. Ed è molto grave. Milan? Temo Mihajlovic, è un allenatore che si sente sulla graticola. Strigliate alla squadra dalla dirigenza, poi l’allenatore è un uomo di polso. Temo il carattere, sarà una partita agonisticamente tosta. Il Napoli sicuramente ci arriva meglio: più riposato, meno teso. Ma non dev’essere teso e non deve arretrare. I rossoneri potrebbero schierarsi anche con il 4-4-2 in luogo del 4-3-1-2. Penso che Mihajlovic possa cambiare qualcosa: Bonaventura potrebbe giocare un po’ più indietro, inserendo magari Kucka”.