Roma, dramma Balzaretti: "Non so se tornerò a giocare, ce la sto mettendo tutta"

"In questo momento c'è solo la speranza. Non so nè se nè quando tornerò a giocare, ma io ce la metterò tutta". Federico Balzaretti convoca una conferenza stampa a Trigoria e, seppur molto provato "fisicamente e psicologicamente", fa luce sulle sue condizioni: "L'ultima risonanza della settimana scorsa è stata una mazzata: non solo non sono migliorato, ma sono peggiorato. Quindi sono qui per chiarire che non so se potrò tornare a giocare, ma ce la sto mettendo tutta. Ho bisogno di fare ancora fisioterapia, ho bisogno di ancora altri mesi per provare a rientrare". Sul suo contratto, che dovrebbe essere allungato di un anno con un ingaggio spalmato, Balzaretti ha preferito glissare: "La società ha carta bianca con me, l'ho detto al presidente, possono fare tutto quello che vogliono. Ma qui vengono pesate le persone e non solo i calciatori, mi hanno trattato e mi trattano come una famiglia".

LE INCOGNITE - Il suo 2014 è stato da incubo e Balzaretti lo racconta così: "Dieci mesi fa ho avuto un dolore sul pube a Trigoria e non avendo mai avuto questo problema pensavo fosse passeggero. Dopo la partita col Sassuolo non avevo neanche la forza di camminare, mi facevano male le ossa vicino al pube dove non ho più cartilagine. Sono andato in America, l'operazione non ha dato risultati, poi a Monaco di Baviera mi sono operato di nuovo per eliminare dei nervi che mi procuravano dolore, ma è stato un calvario che non ha portato a niente. Ora dormo la notte con dei campi elettromagnetici, purtroppo questo dolore può rimanere per sempre. Il mio problema è che non riesco neanche a correre". Accanto a lui il dottor Colautti, responsabile dello staff sanitario della Roma, garantisce: "Tutti i trattamenti e le operazioni fatte non creeranno problemi per la salute del ragazzo in futuro". Il futuro però è un'incognita e Balzaretti lo riconosce: "Io ce la metterò tutta, mi sento quasi in colpa con i compagni, vorrei soffrire e gioire con loro ma gli sono vicino sempre. Più di questo non posso dire. Anzi no, una cosa la dico: non rispondo a domande su un eventuale futuro da allenatore, perchè voglio provare ancora ad essere calciatore". E lo dice quasi con le lacrime agli occhi.