Milan, Montella: "Mi fa piacere che non ci sia Higuain. Napoli più avanti rispetto a noi. Romagnoli è insostituibile. Gustavo Gomez al San Paolo al 100%"

Le Interviste  
Milan, Montella: Mi fa piacere che non ci sia Higuain. Napoli più avanti rispetto a noi. Romagnoli è insostituibile. Gustavo Gomez al San Paolo al 100%

Vincenzo Montella, tecnico del Milan, quest'oggi ha parlato in conferenza stampa del match di domani contro il Napoli al San Paolo. Ecco quanto tratto dal portale Milannews.it: "Volevo portare un messaggio di cordoglio alle popolazioni colpite dal terremoto. Voglio esprimere vicinanza totale da parte della squadra e voglio ringraziare tutte le persone che stanno aiutando queste famiglie. Mi rispecchio nei valori di questo paese. Ci tenevo a fare un saluto di questo tipo anche da parte dei calciatori che me l'hanno chiesto".

Sulla partita con il Napoli: "Affrontiamo una squadra che compete per lo Scudetto, è una squadra che ha perso Higuain ma si è rinforzata negli altri reparti. Sta portando avanti un'idea di calcio e sotto quel punto di vista sono più avanti. E' una gara importantissima per le nostre ambizioni e per la nostra dimensione. Voglio valutare più la prestazione che il risultato, voglio vedere una squadra con personalità, coraggio e sicurezza".

Sulle difficoltà dell'avversario: "Noi dobbiamo portare avanti i principi su cui stiamo lavorando, sapendo che le partite non hanno un unico binario e che dentro la partita ci sono tante mini-partite, come piace definirle a me. Dobbiamo saperle interpretare bene".

Sulle prime convocazioni dei nuovi: "Sia Sosa che Gustavo Gomez sono in grado di giocare, dipende dal minutaggio. Ma mi piace intanto che inizino a stare in gruppo anche in trasferta".

Sul vantaggio del Milan dopo la prima giornata: "Io credo che il Milan abbia fatto delle grandi partite e spesso però avuto dei cali di tensione nella partita successiva. Voglio lavorare su questo. Dobbiamo mettere nel cassetto quella con il Torino. Abbiamo ricevuto fin troppi complimenti per quello che dobbiamo ancora fare".

Su quanto trova migliorato il Milan: "Sicuramente con una vittoria si lavora meglio, anche se si può perdere un po' di concentrazione. Cosa che non è successa. Le risposte vere le dà il campo, gli allenamenti sono un test in funzione di quello. La risposta la darò domani dopo la partita".

Sull'assenza di Higuain: "E' un calciatore che quando sta bene qualche ora di sonno te la fa perdere. In linea generica preferisco non ci sia".

Sull'inserimento di Gomez: "Sul suo nome eravamo tutti d'accordo. Ha tempismo, forza, velocità ed è sempre concentrato. Naturalmente è un calcio di tipo diverso, più di reparto. Avrà bisogno di tempo. Sono certo che domani sotto il punto di vista dell'applicazione farà una partita al 100%".

Sulla permanenza di Romagnoli: "L'ultima scelta spetta alla società, per questo motivo sono molto contento che abbia scelto questo. Ha ritenuto Alessio insostituibile. Può crescere ancora tanto. Mi auguro che sia sereno e non si faccia distrarre da questi giorni di mercato. Ma conoscendolo sono sicuro che sarà così e sarà concentrato".

Su Niang in forma ma che non gestisce le energie: "Si può allenare la gestione della partita. Non è l'unico che è calato negli ultimi 20 minuti. La squadra è calata a livello mentale, non fisico. Questo ci deve dare la consapevolezza di quanto sia importante la testa. Dobbiamo crescere nella tenuta mentale, più che in quella fisica".

Su come si cura il 'panico' in questa circostanza: "Voglio sperare non fosse panico quello che ci è preso contro il Torino. La personalità dei calciatori può crescere in modo direttamente proporzionale alle conoscenze tecnico-tattiche che si hanno".

Sul modo di allenare: "Un allenatore si evolve, le esperienze talvolta sono molto più formative delle conoscenze. Sono convinto che il compito di un allenatore sia quello di portare avanti la propria idea, ma adattandosi alle caratteristiche dei calciatori che si hanno. E' importante sfruttare gli spazi se hai attaccanti come Suso, Bacca e Niang".

Su cosa serve al Milan sul mercato: "Mi auguro che capiate anche me, anche se capisco la domanda. Non mi va di parlarne alla vigilia di una partita. La società conosce alla perfezione i miei pensieri e viceversa. Ne parlo con loro".

Sulle difficoltà nell'allenare una squadra dal punto di vista mentale: "In parte ho risposto prima. Si allena con le certezze, con il grado di sopportazione di concentrazione durante la partita molto elevati. I ragazzi facendo un gioco ragionato credo disperdano più energie di quanto fatto in passato".

Sull'importanza della partita in vista della sosta: "Io credo che domani sarà un esame difficile. Subito ad agosto dopo le vacanze ci tocca un esame impegnativo. A me interessa la prestazione, non solo il risultato. Mi serve per capire a che punto siamo. Il risultato a volte è figlio di episodi, ma la prestazione non mente".

Sull'allegria da parte della squadra: "Perchè ha fatto tre gol dice così Bacca (ride, ndr). L'allegria è importante perchè se fai qualcosa con entusiasmo lo fai meglio. Naturalmente l'allegria è positiva, ma la tengo sotto controllo perchè non deve sfociare in euforia perchè ancora abbiamo molto da fare".

Sull'obiettivo Europa League: "Io mi auguro che possa cambiare questo, ma di solito ci vogliono una decina di partite per stabilire la classifica che si sta delineando. Ci sarà tempo per pensare ad altro. Come sequenza sono questi i passaggi, non possiamo pensare nemmeno all'Europa, ma ai nostri principi di gioco in primis. Dobbiamo crescere in ogni settore".

Su Zapata e quando rientrerà: "Dall'operazione avevano detto 3-4 mesi, non lo so. Non mi è stato detto nulla di diverso".

Su Poli: "Ha avuto una leggera sofferenza e quindi credo che dopo la sosta ci sarà al 100%. Non abbiamo bisogno di rischiare".

Su Bertolacci: "Sembra che sia recuperabile un pochino prima rispetto a quanto previsto inizialmente, i medici hanno lavorato bene".

Su Pasalic vice-Montolivo: "Il calciatore ha grandissime prospettive. Per anni è stato quasi considerato un fenomeno. Ha caratteristiche offensive, ha giocato in un centrocampo a due in passato. Non ha mai giocato davanti la difesa, sarebbe da costruire. Poi vediamo quanto tempo ci vorrà perchè sia pronto per giocare in quel ruolo lì. Tante volte gli allenatori si sbagliano nel capire il ruolo che il calciatore possa avere se lo osservano dall'esterno".

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