"Il presidente vuole lo scudetto ma deve completare la squadra per vincere"

Gianfranco Lucariello ha parlato ai microfoni di Radio Marte: “Fellaini? Può giocare anche davanti alla difesa. Guardando solo le gare con il Belgio, non mi è piaciuto, era troppo avulso al gioco della squadra. Giocava per se stesso e non per gli altri. Magari non era in forma ma se c'è la benedizione di Benitez allora sbaglierò io. Se però devo considerare le partite che ho visto io non mi ha fatto una buona impressione. Prima Suarez, poi Fellaini, poi Leiva, è come se ci fosse un disorientamento e questo viene avvertito anche dai tifosi. Se invece la società avrà poi le idee chiare avremo avuto torto noi. Il compleanno del Napoli? Arriva in un momento storico altamente positivo. Ci sono state varie fasi, nonostante il napoli abbia sofferto anche per la contrapposizione tra nord e sud perché Napoli ha rappresentato tutto il meridione, deve tornare la capitale che era tanti anni fa, capitale a livello europeo. I momenti belli sono stati anche con Vinicio in panchina o con Vinicio giocatore. Poi gli anni di Maradona, per carità. Rimpianti? Citavo il Napoli di Vinicio perché si è avvicinato moltissimo e ha espresso il gioco a zona. È stato un Napoli che ha lottato per lo scudetto nel 1975, poi il Napoli di Marchesi. Forse poche volte, rispetto alla lunghissima storia, abbiamo lottato per lo scudetto. C'erano il Naples e l'Internaples e nacque così l'attuale club con l'arrivo del più grande di tutti i tempi, Maradona. Prossima stagione? Il campo è il giudice massimo. Il presidente dice di volere lo scudetto ma allora bisogna far sì che l'allenatore possa competere. La Juve è logora. Se il Napoli non ci prova ora quando ci deve provare? Il momento è favorevole ma bisogna colmare le lacune della rosa, ora come ora non possiamo pensare che il Napoli possa vincere lo scudetto. Servono un paio di acquisiti, di quelli buoni, e qualche altra cosina per rafforzare la rosa e poi non ci ferma più nessuno”.