"Adesso voglio fare una lunga vacanza, poi parlerò con il presidente e vedremo se continuare insieme". A parlare è Antonio Di Natale ai microfoni di 'Sportitalia'. L'ormai ex attaccante dell'Udinese, che ha interrotto la sua avventura da calciatore con i bianconeri, non ha ancora sciolto le riserve sul proprio futuro.
"La mia passione è il settore giovanile, mi piacerebbe lavorarci, seguo già due scuole-calcio a Udine - sottolinea Di Natale - Vorrei far crescere dei giovani talenti, conosco i sacrifici che si fanno a quell'età e vorrei trasmettere loro la mia esperienza".
Chissà che non possa esserci di nuovo Empoli nel suo futuro: "Sinceramente non lo so ancora- ammette Di Natale - Sono molto legato sia a Udine che ad Empoli, per me Corsi (il presidente dei toscani, ndr) è come un padre. Ho avuto delle occasioni in Italia, ma non ci sto ancora pensando".
Il nuovo Di Natale, secondo il diretto interessato, gioca nel Napoli: "Insigne mi ricorda come ero io 20 anni fa, diventerà un grandissimo giocatore".
All'Udinese, Totò augura di riprendersi presto e tornare sui livelli di qualche anno fa: "Abbiamo chiuso un ciclo con me, Domizzi, Pasquale e Pinzi. Ora una grande campagna acquisti e poi un grande campionato per i tifosi che lo meritano dopo le ultime delusioni".
Infine, una chicca sull'amico Quagliarella: "Quando Pozzo mi chiedeva un giocatore, dicevo sempre Fabio. E' una garanzia da 15 goal a stagione".