Marco Bucciantini, giornalista di Sky Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Si gonfia la rete”, trasmissione in onda su Radio CRC. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24: “Il parallelo tra questo Napoli e l’Olanda degli anni ’70 è partito dal tentativo di affrancarsi dalla dittatura del risultati, quello che sta facendo resterà impresso nella memoria. “Vincere perché altrimenti non conti nulla” è la negazione dello sport, una volgarità assoluta. Così crei un vincente e tutti falliti. La rivoluzione dell’Olanda degli anni ’70 riguardava il campo, mentre il Napoli si differenzia dagli altri per avere il bilancio in ordine, per allenarsi con una rosa non troppo lunga e per andare a fare ritiri lunghi. La lotta tra Napoli e Juve sta togliendo energie ad entrambe, lo spogliatoio azzurro ha puntato lo scudetto 10 mesi fa e ora non può concentrarsi su 20 partite ma solo su 13. L’eliminazione dall’Europa League è stata decisa anche dalla forza degli avversari. Zielinski la personalità se la sta facendo, ma è un dominatore del centrocampo: per me è il centrocampista più forte in Italia in potenza. Se fossi il Barcellona lo prenderei subito, è più dominante sulla palla di De Bruyne. Si è impadronito del destino”.