Scarlato a CN24: "De Laurentiis via? Lo conosco, per lui sarebbe una sconfitta. Ecco cosa manca nello spogliatoio azzurro. Napoli ai napoletani? Solo parole, quando si cede uno come Paolo Cannavaro..."

di Bruno Galvan, twitter: @BrunoGalvan85

E’ stato il primo capitano dell’era del Napoli di Aurelio De Laurentiis, dopo tanta  strada fatta con le maglie di Torino, Udinese. Il suo cammino nel Napoli inizia nel 1996 dove esordisce in A, proveniente dal settore giovanile azzurro. Poi il ritorno in azzurro nell’estate del 2004. Gennaro Scarlato ha rilasciato alcune dichiarazioni a CalcioNapoli24 riguardo il momento attuale del Napoli.

Gennaro, il Napoli sembra commettere gli stessi errori dello scorso anno contro le squadre medio-piccole. A cosa è dovuto secondo te?

“Ho attribuito queste problematiche ad un fatto di mentalità vincente che manca al Napoli. La Juve questa partite le vince tutte perché non sottovaluta nessuno”

Come mai Albiol e Callejon sembrano i lontani parenti di quelli ammirati lo scorso anno?

“Non saprei dirlo. Potrebbero avere dei problemi personali o fisici. Per dirlo bisognerebbe vivere all’interno lo spogliatoio. C’è da dire però che il calcio è fatto anche di annate: un anno ti riesce tutto, l’altro no”

Secondo te il problema del Napoli è, come dicono in tanti, il modulo integralista di Benitez?

“Ogni allenatore ha il suo schema. E’ anche vero però, che quando le cose non vanno bisognerebbe apportare qualche piccolo accorgimento. Evidentemente il 4-2-3-1 di Benitez è diventato prevedibile per gli avversari”

Da ex capitano, cosa dovrebbe fare Marek Hamsik in questi momenti delicati? Come mai non riesce a trascinare la squadra in campo?    

“Hamsik non è portato per farlo, nel senso che non ha nelle corde il fatto di essere leader. Non ne farei una colpa perché ognuno è fatto a modo suo. Secondo me nel Napoli manca gente carismatica e di personalità come ad esempio Reina lo scorso anno, oppure Paolo Cannavaro”

Puoi raccontarci il tuo ritorno a Napoli in C? A distanza di dieci anni oggi c’è chi contesta De Laurentiis

“Mi telefonò Marino che mi aveva già avuto ad Udine. Ci parlammo e decisi di vestire l’azzurro. La contestazione a De Laurentiis nasce dal fatto che il napoletano è esigente e vuole vedere il definitivo salto di qualità per vincere, cosa che in questo momento non c’è stato. De Laurentiis ha fatto un lavoro straordinario portandoci dalla C in Europa, ma ora serve qualcosa in più”

Circolano voci di nuovi soci nel Napoli…

“Conoscendo ed avendoci parlato con De Laurentiis, credo sarebbe per lui una sconfitta cedere il Napoli in questo momento. Si tratterebbe in fondo della primavera difficoltà dopo anni di successi”.

Quanto ti fa male da napoletano sentire Insigne fischiato al San Paolo?

“E’ una cosa che fa male a prescindere da Insigne perché un giocatore non andrebbe mai fischiato. Lorenzo credo che alcune volte non si sia comportato bene nel senso che alcuni suoi gesti hanno alimentato ancora di più questo malessere. Ad esempio poteva evitare di mettersi la mano all’orecchio per sfidare lo stadio che lo contestava”

De Laurentiis ha sempre parlato di Napoli ai napoletani…

“Sono rimaste solo parole. Credo che quando si manda via uno come Paolo Cannavaro che conosce bene l’ambiente, la città e la tifoseria, vuol dire allora che non c’è l’intenzione di fare questo”

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