Presente allo Stadio Magona d’Italia per seguire il Viareggio, l’ex attaccante del Napoli Igor Protti, ha rilasciato un' intervista ai nostri microfoni tra il primo ed il secondo tempo di Napoli - Bruges: “Gli azzurrini sono partiti contratti, soprattutto in difesa ho ravvisato una eccessiva paura di sbagliare, ma nel complesso mi è piaciuta la reazione e la capacità di conquistare campo con il passare dei minuti. Peccato per quella favorevolissima occasione in cui Insigne non è riuscito a trovare la via del gol dopo una sgroppata centrale: ha anticipato il tiro, mentre con un tocco in più poteva fare meglio nell'impatto col pallone. Poco male, se continuano così, nella ripresa faranno ottime cose. Il Bruges è una squadra coriacea con buoni elementi, ma la difesa si può aggirare vista la loro staticità. Spiace che il terreno di gioco non favorisca trame palla al piede”. In effetti il bomber che conta tanti gol all’attivo in serie A, ci ha visto giusto su tutto prevedendo un secondo tempo (cui non ha assistito per impegni, ndr) all'arrembaggio. Tutto, ma non il risultato: i partenopei, nonostante un grande forcing per 70’, non sono riusciti a riacciuffare il match.
“Novothny? Ha un grande fisico, si propone molto bene nel gioco aereo dove prova a smistare palla seguendo gli inserimenti dei compagni. Di testa è davvero bravo, mentre con i piedi sembra un tantino macchinoso, ma ripeto, con un campo così è difficile fare una disamina corretta. Poi è la prima apparizione, aspettiamo”. La chiacchierata poi vira naturale sul momento del Napoli. “Calo? E’ naturale – dice Protti a Calcionapoli24.it – tutte le squadre hanno un calo durante l’arco della stagione. Non so dire se è più mentale o fisico, ma posso assicurarvi che conoscendo il preparatore atletico del Napoli molto bene, so che lui cura tutti i dettagli per fare in modo che la squadra sia sempre in condizione di scendere in campo nel migliore dei modi. Poi è chiaro che a volte rendi in maniera eccellente, altre meno. A mio avviso la Champions ha tolto molte energie nervose al campionato, e anche nel periodo post natalizio si è lavorato in proiezione europea. Per quanto riguarda la Coppa Italia dico che sono d’accordo con Walter (Mazzarri, ndr) quando sostiene che non bisogna fare calcoli e giocare di partita in partita. La Coppa Italia serve anche per far giocare chi di solito ha meno occasioni per mettersi in mostra. In questo caso diventa un obiettivo, certo, e allora magari si sceglierà di mandare in campo i titolari, ma le alternative sono comunque valide. Sono convinto che il Napoli si riprenderà presto, è nelle sue corde, ritornerà a brillare. Mercato sbagliato e pochi uomini a disposizione? Non credo, come dicevo prima, i rincalzi ci sono e di buon livello: se questi calciatori hanno meritato di vestire la maglia azzurra un motivo ci deve essere”. La chiosa è su Vargas - Insigne. “Ci vorrà del tempo per farsi un’idea precisa. Il Napoli ha investito tanto e avrà sicuramente avuto le sue buone ragioni per acquistare il cileno. A prescindere, io credo che in Italia siamo più per i giocatori esotici che per quelli che ci ritroviamo in casa. Come si dice, l’erba del vicino è sempre la migliore. Che errore: io tornerei a valorizzare quanto di buono c’è in Italia, specie in attacco dove abbondiamo di stranieri. Che poi, gira e gira, nella graduatoria finale dei cannonieri a trionfare o comunque a ridosso dei primi c'è spesso un italiano: Di Natale docet, che poi è napoletano … Insigne è un gran bel talento, sta facendo benissimo di categoria in categoria. Cresce bene e a vista d'occhio, poi è un nazionale under 21. Non so se sia già pronto per il Napoli – conclude Protti a CN24 – ma resta l’annoso problema del credere poco nei talenti nostrani”.
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