Il Napoli cresce...e migliora anche Sarri!

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Ora il secondo posto dista solo due punti. E pensare che fino a qualche settimana fa, specie dopo il pari contro la Juve, si parlava di secondo posto quasi fosse una chimera. La lotta è aperta, la Roma inizia a sentire il fiato sul collo di una squadra che non lascia più spazi agli avversari. Che si chiami Udinese o che si chiami Juventus, questo Napoli non solo vince le partite, ma attacca dal 1' al 90', come se si trattasse di un forcing continuo. Sarri vuole il suo Napoli proprio così, senza tregua. Senza mai fermarsi. 

SPAZZA.... - Lo fanno in pochi nel Napoli. La classica 'spazzata' non piace a Maurizio Sarri che, da sempre, insegna ai suoi come uscire dalle situazioni più difficili con un palleggio corto e pragmatico. Però col tempo iniziamo a vedere sempre più che qualche azzurro sbaraglia la retroguardia con la classica 'spazzata' in Tribuna. Contro l'Udinese l'ha fatto prima Albiol, poi Strinic ed anche Koulibaly. Un po' come a voler dire 'non molliamo e vogliamo solo i tre punti'. Un modus operandi che non appartiene al Napoli, ma soprattutto a Sarri. Però in alcune circostanze, forse, è così che si fa. Per dare respiro alla manovra, ma soprattutto per liberarsi di inutili pericoli. 

MIGLIORA DI GIORNO IN GIORNO - Adesso è tutto più facile per Sarri. Senza la Champions e la Coppa Italia, il tecnico azzurro si può concentrare esclusivamente sul campionato e può gestire al meglio le risorse a disposizione. Allan è stanco? Entra Rog. Hamsik non rende? Spazio a Zielinski. Ha due alternative per ruolo, non può sbagliarsi. Può centellinare le forze ed avvicinarsi al secondo posto. La Roma non ha questa dote, non può permettersi di cambiare troppo. Il Napoli sì. E questo è un merito dell'allenatore. Rog, Allan, Zielinski, Jorginho, Diawara. Non importa chi gioca, la qualità è assicurata. Meriti della società che li ha pescati sul mercato, ma anche dell'allenatore che li ha amalgamati al meglio.

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