Arek, se ci sei batti un colpo!

Editoriale  
Arkadiusz Milik con la maglia del NapoliArkadiusz Milik con la maglia del Napoli

La rimonta, i tre punti ma anche una riflessione importante: la gerarchia azzurra in attacco è ormai definita. Il Napoli a Genova scopre di non poter

La rimonta, i tre punti ma anche una riflessione importante: la gerarchia azzurra in attacco è ormai definita. Il Napoli a Genova scopre di non poter più fare a meno delle giocate di Dries Mertens che, insieme a Fabian, ha risollevato i partenopei dalla palude di Marassi. Un secondo tempo da grande squadra nonostante le difficoltà: il belga da Udine non si è più fermato oscurando colui che ad inizio stagione era considerato il centravanti titolare, Arkadiusz Milik.

Crisi Milik: che succede al bomber polacco?

Come l'avrà presa il polacco? Quello di Genova era un match su misura per l'ex Ajax: gara fisica e difesa non certo irresistibile quella del Grifone. Arek ha avuto anche l'occasione di perforarla ma il suo destro in tuffo è risultato poco preciso, consentendo a Radu di smanacciare la minaccia in angolo. Troppo poco in 45' minuti, spingendo Ancelotti a rivedere in corso la strategia inserendo quel Dries Mertens ancora claudicante dopo l'infortunio alla spalla contro il PSG: tutto il resto è storia recente.

La crisi di Milik è racchiusa anche nei numeri: finora ha realizzato 4 goal in stagione, uno contro la Lazio alla prima giornata e due contro il Parma. L'ultimo goal è stato messo a segno contro l'Empoli, a risultato già acquisito, ed è anche l'unico realizzato nelle ultime 6 partite, dalla vittoria per 0-3 a Udine a oggi. Proprio dalla gara contro i friulani, invece, Mertens non si è più fermato ed è arrivato a 6 goal nelle ultime 6 partite, risultando sempre decisivo anche quando non parte titolare: per Milik si tratta dell'ennesima bocciatura visto che proprio nelle ultime 6 gare è stato titolare soltanto tre volte, finendo sempre sostituito (due volte è subentrato dopo l'80' e con il PSG è rimasto addirittura in panchina per tutti i 90 minuti). 

Rialza la testa Arek!

Le sue prestazioni altalenanti sono state accolte non con pochi mugugni dalla tifoseria azzurra, ma non va dimenticato il trascorso recente del nativo di Tychy: due rotture del legamento crociato che lo hanno fatto stare lontano dal campo per 285 giorni (per un totale di 52 partite). Se poi ci mettiamo le continue voci di mercato sul possibile ritorno di Cavani proprio al posto del polacco, allora mentalmente non si tende una mano al classe '94.

Esatto, proprio classe '94: troppo spesso si dimentica che l'ex Ajax ha appena 24 anni ed è stato il secondo acquisto più caro della storia della società azzurra (circa 35 milioni di euro). Arek resta un grande investimento e quanto prima va recuperato: dopo la sosta ci sarà un altro tour de force che prevede anche i due impegni decisivi per il passaggio del turno in Champions League. Chissà che non possa essere l'occasione giusta per scacciare le critiche e mettere nuovamente in difficoltà mister Ancelotti: tutto quello che serve agli attaccanti è il gol, il Napoli resta in attesa del vero Milik. 

Di Riccardo Catapano - Twitter: @RikyCatapano

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