Sarri: "Assurdo parlare di crisi! Possiamo fare la storia, ma serve culo. Juve? Qualcuno ha visto un'altra partita. Sul City ed Insigne..." [VIDEO]

Champions League fonte : dai nostri inviati a Rotterdam, Fabio Cannavo e Pasquale Cacciola
Sarri: Assurdo parlare di crisi! Possiamo fare la storia, ma serve culo. Juve? Qualcuno ha visto un'altra partita. Sul City ed Insigne... [VIDEO]

ROTTERDAM (NL) - In attesa di un Feyenoord-Napoli, lo show è tutto di Maurizio Sarri. Vulcanico, schietto e particolarmente seccato: tre gioni dopo la sconfitta con la Juventus, è apparso così il tecnico in conferenza stampa alla viglia del match di Champions League. Tra i tanti temi trattati, c'è un concetto chiave difeso a spada tratta: guai a parlare di crisi, assolutamente inopportuno mettere in dubbio l'operato partenopeo per il recente ko. L'allenatore, inoltre, ha anche aperto un Napoli grande protagonista in Europa nel prossimo anno in caso di qualificazione che darebbe enorme fiducia e consapevolezza al gruppo.

Delusione post Juve a carica per domani: "Non voglio essere un bravo psicologo, ma un allenatore forte. Io dico in faccia quel che penso e loro altrettanto. Credo che la reazione ce l'hanno sicuramente, bisogna solamente evitare di perdere un briciolo di fiducia nei propri mezzi che ci siamo costruiti con 27-28 mesi di risultati per una partita in cui il risultato ci ha dato contro ma in cui tutto sommato bisogna uscire con la convinzione che siamo cresciuti. Fare 83 a 17 come predominio territoriale, non è roba di tutti i giorni. Ricordiamo che ha fatto due finali di Champions in questi anni. Che la partita sia andata così male come qualcuno dice, non mi torna. Loro piuttosto erano in difficoltà. Parlerei poco, perché ci sono dei momenti in cui loro devono andare forza a me. Mentre loro ritornano a casa dalle famiglie, io torno e bestemmio in 8 lingue e non dorme. Chi ne esce peggio, sono io. Ma mi basta poco per caricare le pile: basta vedere 10 minuti giusto d'allenamento e ci sono di nuovo". 

In caso di qualificazione agli ottavi: "Ci darebbe un bel premio dal punto di vista economico (ride, ndr), che è l'aspetto che non mi interessa. Ci sarebbe il gusto di essere il primo gruppo del Napoli ad accedere due volte agli ottavi di Champions league. Ma non è facile. Non è semplice entrare nell'elite europea, soprattutto poi per le italiane. Sarebbe quindi la conferma di poter fare bene e ci darebbe la convinzione che nella prossima Champions possa fare di più. La mia sensazione è che la mia squadra si senta in prova finora. In caso di qualificazione, ci sarebbe la consapevolezza di essere tra le più forti d'Europa. E come si dice a Firenze, la prossima ce la giocheremmo a brutto muso". 

Il grande rischio della partita: "Pensare a una gara dove non possiamo influire, ossia in Ucraina, piuttosto che pensare a noi. Non capisco di che crisi si parla, altrimenti io sono diventato un cretino e Mertens uno scemo. Questa squadra ha fatto 206 punti in 91 partite, ora siamo diventati scarsi perché non stiamo segnando? Abbiamo mosso la palla meno velocemente e in attacco siamo stati meno pericolosi del solito. Mettere in dubbio tanti mesi di lavoro, mi sembra un po' troppo. Abbiamo solo avuto qualche acciacco di troppo e qualche sfortuna di troppo. Ma questo fa parte di una stagione: è normale che non ci siano sempre gli stessi risultati. Abbiamo recuperato lo scorso anno, ce la faremo anche questa volta". 

Se ha sentito Guardiola: "Con Guardiola mi scambio qualche messaggio, parliamo di calcio in generale ma l'ultima cosa sarebbe di chiedergli qualcosa di domani sera. Sarebbe un'offesa nei suoi confronti, perché chiedendo metterei in dubbio i suoi valori. Noi siamo certi che il City scenderà in campo per vincere. Se poi lo Shakhtar farà punti andrà riconosciuto che saremo fuori e che loro avranno fatto più punti di noi. La sconfitta con la Juventus ci ha fatto sicuramente male, c'era rabbia. Abbiamo concesso poco a loro, meritavamo appena un pareggio. Ieri ero un po' più preoccupato perché avevo visto ancora scorie, oggi però mi sono tranquillizzato dopo l'allenamento. La partita di domani ci dirà se siamo grandi: quest'ultimi cadono e si rialzano, gli altri no". 

Sul 4-2-4: "Quest'anno abbiamo fatto quasi sempre bene. E' chiaro che è un modulo che ha dei riscontri se lo fai con due attaccanti che per caratteristiche sono prime punte rispetto a uno schieramente con giocatori adattati. Mi sono pentito di averlo fatto negli ultimi minuti con il City, perché abbiamo preso 2-3 contropiedi che hanno fatto venire fuori un risultato che ha fatto venire fuori un'idea diversa della partita stessa. Questo mi ha fatto sentire il colpa, come se avessi mandato i miei ragazzi verso un'umiliazione. Se c'era Milik, magari sarebbe andata diversamente. Così come venerdì poteva esserci utile. Mi sono pentito e mi sono anche scusato con i miei". 

Cosa sarebbe disposto a fare in caso di qualificazione: "Io nella vita ho già dato (ride, ndr)". 

La sconfitta con la Juventus: "La settimana scorsa ho vinto vinto un premio e ho avuto due gratificazioni: la prima sono stati i 500 voti da giocatori di Serie A, la seconda è stata leggere che tu non mi avresti votato (ride riferito al collega Ianicelli, ndr). Domani, con un pizzico di culo, potremmo essere l'unico Napoli della storia ad accedere due volte agli ottavi di Champions League". 

19.10 - Inizia Sarri: "Per dar ragione a chi dice che non cambio mai, giocherei in 10 domani. In realtà noi abbiamo perso Milik e a differenza della nomea che ho, non ci siamo mai lamentati. Abbiamo perso Ghoulam quando era il miglior terzino sinistro d'Europa e nessuno ha battuto ciglio. Domani verremo senza Insigne e dovremo far bene lo stesso. E' una partita difficile, il Feyenoord mi sembra cresciuto in questo periodo. Il rischio è togliere energie per una partita per la quale non potremo decidere il futuro rispetto a un'altra dove potremo". 

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